sabato 24 ottobre 2009

PRIMARIE PD/ PER L'ON. FEDI UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER TUTTO IL PARTITO


23/10/2009
ore 17.08
Italiani nel mondo

ROMA\ aise\ - "Anche nel momento del confronto, internamente ad una grande forza politica come il Partito Democratico, dobbiamo ricordare che stiamo completando la costruzione di un partito nuovo, di un partito politico aperto alla società, di un progetto innovativo che raccoglie aspirazioni, idee e storie politiche diverse e convergenti". A pochi giorni dal voto per le primarie del Pd, che porteranno al scelta del nuovo segretario generale del partito, l'on. Marco Fedi ricorda di aver scelto Dario Franceschini, "perchè ritrovo nella mozione a sostegno della sua candidatura gli elementi innovativi di questo progetto. Ritrovo il riconoscimento che oggi i democratici, in Italia e nel mondo, sono qualcosa in più che la somma di tessere. Che gli iscritti contano di più, solo se un popolo di nostri elettori - chi sceglie in una tranquilla domenica di ottobre di recarsi presso un seggio o di votare on-line dall’estero - partecipa alle scelte, condivide ansie e tensione, costruisce anche la guida di un partito, non solo le sue proposte politiche"."Siamo in tanti ad aver condiviso questo messaggio", osserva Fedi. "Tanti che ogni giorno, democratici italiani nel mondo, si impegnano e lavorano per il Partito Democratico"."Il primo impegno è quindi per il Partito Democratico. Poi ciascuno ha fatto e farà una scelta", sottolinea il deputato eletto all'estero, che ribadisce: "io sostengo la candidatura di Dario Franceschini alla segreteria del PD, sostengo Piero Fassino, che ha legato la sua storia politica anche agli italiani nel mondo, sostengo la proposta di Jean Leonard Touadi a vice-segretario: sono momenti di crescita del PD, indipendentemente dal risultato che arriverà dalle urne"."La questione vera" per Marco Fedi "non è la collocazione politica internazionale degli italiani nel mondo - per nostra fortuna abbiamo già forti e solidi rapporti con le forze progressiste dei Paesi in cui viviamo -, ma la posizione organizzativa, il peso organizzativo e politico internamente al PD"."Per dare una risposta a questi aspetti", secondo il parlamentare italoaustraliano, "non bastano soluzioni magiche o annunci preventivi, ma occorre un ampio dibattito internamente alla componente eletta all’estero nell’assemblea nazionale del PD. Occorre dare un senso e una direzione alla volontà, alla passione e all’amore che gli italiani, in Patria e all’estero, nutrono per le sorti del nostro Paese". "Gli italiani nel mondo sono un patrimonio per l’Italia, un grande patrimonio di valori, di intelligenze, di idee, di opportunità e di memoria storica, che dobbiamo valorizzare meglio". E l'on. Fedi si dice certo che "il voto di domenica 25 ottobre ci consegnerà comunque un Partito Democratico più forte". (aise)

lunedì 19 ottobre 2009

Democratici con Dario Franceschini

Cari amici ed amiche,

le elezioni primarie di Domenica 25 ottobre 2009 serviranno per scegliere il segretario nazionale del Partito Democratico ed i componenti dell’Assemblea Nazionale.

Ho scelto di sostenere Dario Franceschini, attuale segretario del Partito Democratico, insieme a Piero Fassino, Sergio Cofferati, Debora Serracchiani, David Sassoli, Rita Borsellino e tanti altri, perchè credo in un Partito forte che sia il luogo del confronto delle idee e dell’iniziativa politica, dove contino sia gli iscritti che i cittadini.

Il 25 ottobre, presso i seggi dislocati in Australia, oppure registrandoti entro il 23 ottobre e votando on-line il 25 ottobre stesso, su www.votoestero.partitodemocratico.it, votate Dario Franceschini e i nostri candidati per la ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, Concetta Cirigliano Perna, Gianfranco Rebeschini ed Elisabeth Santomartino.


Dear Friends,

on Sunday 25th of October 2009 we will vote to elect the National Secretary of the Democratic Party (PD) and the members of the National Assembly.

I have chosen to support Dario Franceschini, the current secretary of the party, because I believe that the Partito Democratico should be a strong party made of members but also open to citizens. On the 25th of October you can cast your vote in one of the polling booths across Australia or simply vote on-line – registering by the 23rd of October on www.votoestero.partitodemocratico.it.
Our candidates for the National Assembly are: Concetta Cirigliano Perna, Gianfranco Rebeschini ed Elisabeth Santomartino.

Marco Fedi

Ecco i seggi in Australia, con apertura dalle ore 8 alle ore 20


Melbourne - Victoria

Federazione Lucana, 3 Cameron St, Brunswick

St. Brigid’s Hall, 378 Nicholson St, Fitzroy North

Adelaide – South Australia

Marche Club, Cnr Darley & Gorge Roads, Paradise

Calabria Association, Colling St, Pennington

Perth – Western Australia

WA Italian Club, 217-225 Fitzgerald St, West Perth

Italian Club di Fremantle, 65 Marine Terrace, Fremantle

Swan Italian Club, Lloyd St, Middle Swan

Sydney – New South Wales

Manly Vale-Calabria, Campbell Parade, Manly Vale

Swiaa Gardens, 84-88 Restwell St, Bossely Park

The Five Dock Learning Centre, 225 B Great North Rd, Five Dock

lunedì 12 ottobre 2009

Un evento memorabile per i Castiglionesi


Incontro con il sindaco Gianmarco Marsili, esponenti della comunità locale e il parroco don Dino Golo L’on. Marco Fedi ha effettuato una visita di amicizia al Comune di Castiglione a Casauria, lo scorso sabato 19 settembre. A riceverlo presso il municipio vi erano il sindaco Gianmarco Marsili e il vicesindaco Gianluca Chiola. Erano presenti gli ex sindaci del Comune, Francesco Chiola e Rosario Martino, oltre agli assessori e consiglieri comunali in carica, e il sindaco del vicino Comune di Torre dé Passeri Antonello Linari. Non mancava il parroco di Castiglione a Casauria, don Dino Golo, che da oltre 35 anni offre il suo servizio pastorale alla comunità locale e dintorni. Diversi cittadini che hanno vissuto l’esperienza dell’emigrazione in Australia hanno voluto essere compartecipi in qualche modo di questo evento importante. Nell’aula del Consiglio Comunale c’è stato il saluto ufficiale dell’Amministrazione comunale all’illustre ospite. In primo luogo il sindaco ha rivolto all’on. Fedi un sincero ringraziamento per aver voluto prendere diretta conoscenza della realtà di Castiglione a Casauria, un piccolo Comune che oggi conta circa 900 abitanti, ma che solo nel 1951 ne contava oltre 2500. Il sindaco, inoltre, non ha mancato di ricordare gli effetti del recente sisma del 6-7 aprile 2009, che ha seriamente compromesso il Centro Storico cittadino, riattivando, purtroppo, fenomeni di spopolamento. Quello del terremoto, in effetti, è stato il contenuto degli ulteriori interventi degli altri convenuti. Ma non poteva mancare un forte riferimento alle vicende della emigrazione abruzzese e castiglionese all’estero, nonché all’attualissimo problema dell’ immigrazione. Solo a Castiglione a Casauria risiedono 46 cittadini stranieri, tra comunitari ed extracomunitari e va tenuto presente anche il movimento naturale dei cittadini stranieri, che negli anni sostano, per diversi periodi, nel Comune. Queste problematiche, locali e non, non potevano non essere riprese dall’on. Marco Fedi nel suo intervento di saluto. “Sono qui – ha detto – in virtù di un antico rapporto di amicizia e di solidarietà con i Castiglionesi d’Australia ed anche perché questi rapporti possano estendersi sempre più, in una rinnovata iniziativa che veda partecipe il vostro Comune e, particolarmente, in due direzioni: quella culturale, perché lo spirito di appartenenza rimanga vivo sempre più e quello dell’accoglienza, cioè del recupero funzionale del Centro Storico cittadino, destinandone parti significative all’ospitalità di tanti concittadini e loro discendenti, che ora non possiedono più una casa in Paese, o che hanno perso i propri parenti”. Il tema, particolarmente significativo, perché tocca aspetti vitali di Castiglione, è stato ripreso dal parroco don Dino che, oltre a sottolineare l’attività della parrocchia anche in favore di alcune comunità di missione in Africa, che egli cura personal-mente da anni, ha particolarmente apprezzato l’analisi dell’on. Fedi, fornendo concrete indicazioni operative per il recupero di tante abitazioni del centro storico e per la conseguente attivazione di programmi di ospitalità. L’on. Fedi ha poi illustrato la sua diversificata attività di parlamentare, occupandosi in modo specifico di politica estera, con particolare riguardo ai fenomeni della immigrazione e respingendo, a questo proposito, come xenofobe e razziste talune posizioni recentemente emerse nel dibattito politico nazionale; considerazioni particolarmente condivise dall’uditorio. Antono Varrasso ha voluto caratterizzare la presenza dell’on. Marco Fedi, parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero della Camera dei Deputati, quale segno di distinto riconoscimento dell’iniziativa comunale sul fronte dell’emigrazione. “Per noi Castiglionesi – ho detto – la visita dell’on. Fedi trascende il pur importante significato attuale, che essa certamente ha, prefigurando nuovi e importanti impegni futuri, certamente nella concezione stessa della Emigrazione e della Immigrazioni quali aspetti fondamentali dell’iniziativa di governo dell’Ente Locale e non meri momenti di reminiscenza storica. Questi sono problemi che devono essere assunti non nella occasionalità del momento, ma come aspetti qualificanti della politica amministrativa. Per questo io credo che l’On. Fedi sia qui anche per spronarci ad andare avanti nel nostro fondamentale rapporto con l’emigrazione castiglionese”. Una bella passeggiata nel Paese ha poi contraddistinto la giornata, con la visita nel centro storico e nella frazione Madonna della Croce. Particolarmente toccante è stato il momento della visita alla chiesa parrocchiale, seriamente colpita dal recente terremoto. L’on Fedi, condividendo l’analisi del parroco, ha auspicato una serie di iniziative per il recupero di quello che è stato definito il “cuore del centro storico”, anche al di là del suo significato spirituale e religioso. La chiesa è anche il centro della comunità civile del paese! Pertanto occorrerà approntare iniziative tali che sappiano rapportare quella di Castiglione a Casauria alla grande iniziativa di solidarietà in favore dei Centri terremotati realizzatesi in Australia. In tal senso l’on. Fedi ha dato ampia assicurazione del suo impegno, politico e personale. Dopo il pranzo, autogestito dai partecipanti presso il noto ristorante “da Giacomino”, che ha rappresentato un ulteriore momento di riflessione e di elaborazione di progetti futuri, l’on. Fedi, rinfrancato dalla degustazione del “moscatello”, offerto da Francesco Chiola, ha potuto prendere visione, sia pure dal-l’esterno, dell’abbazia di San Clemente a Casauria, per il cui restauro sono stati destinati circa un milione e mezzo di euro da alcune fondazioni private. La visita dell’on. Marco Fedi ha costituito un momento di amicizia e di solidarietà verso tutti i concittadini emigrati che egli rappresenta. Per questo l’amministrazione comunale di Castiglione a Casauria l’ha sentita profondamente inscritta nei valori culturali di solidarietà e progresso in cui fermamente crede e per cui s’è battuta, con coraggio e determinazione nella recente competizione elettorale del mese di giugno.

ANTONIO ALFREDO VARRASSO

FEDI (PD): FINANZIARIA 2010: LAVORARE PER RECUPERARE RISORSE

Il dato preoccupante è che si rischia di perdere le risorse recuperate con l’assestamento di bilancio, effettuato prima dell’estate, e si torni alla situazione di grave difficoltà di fine 2008 – ha ricordato l’On. Marco Fedi in un messaggio inviato ai Comites d’Australia.
I capitoli della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie – ridotti dalla finanziaria 2009 – tornano a subire riduzioni. Tuttavia esistono le condizioni per apportare variazioni in sede di discussione parlamentare ed è positivo il richiamo a questa necessità svolto dal Sen. Claudio Micheloni in sede di primo esame al Senato.
Sarebbe utile capire dal Governo, ad esempio, se la riduzione del capitolo 3103 comporta un rischio per il buon funzionamento dei Comitati degli Italiani all’estero, poiché alcuni di questi, in difficoltà con il pagamento delle spese fisse, hanno presentato richieste suppletive già in questo esercizio finanziario.
Anche il capitolo 3153 per la diffusione della lingua italiana nel mondo, ancora largamente insufficiente, è complessivamente inferiore all’assestamento effettivo per il 2009 – rileva l’On. Marco Fedi.
Si registra invece una forte riduzione delle risorse sul capitolo 3121 sull’assistenza diretta che subisce un taglio di oltre 6 milioni di euro.
Dobbiamo quindi impegnarci tutti, opposizione e maggioranza, per recuperare risorse aggiuntive durante l’iter parlamentare.
Ricordiamo inoltre l’impegno – assunto anche dal Governo che ha accolto numerosi ordini del giorno in tal senso – a estendere ulteriormente, e in maniera definitiva, le detrazioni per carichi di famiglia ai residenti all’estero.

FEDI (PD): CON LA RATIFICA SI RICONOSCONO STATUS ED ECCELLENZA DELLO STAFF COLLEGE DELLE NAZIONI UNITE

La Camera, con il voto favorevole del Partito Democratico, ha approvato la ratifica dell’Accordo con le Nazioni Unite sullo status dello Staff college, con sede a Torino.
Il Partito Democratico – già nella trascorsa e poi in questa legislatura – ha ripetutamente sostenuto sia l’esigenza di garantire un adeguato sostegno economico all’autorevole centro di formazione che l’adozione di uno specifico trattato che ne riconoscesse ruolo e competenze.
Il provvedimento passa ora all’esame del Senato ed è auspicabile un rapido iter di ratifica di questo accordo che consentirà al Centro di continuare a svolgere le proprie attività accreditandosi definitivamente come «fulcro» del sistema di formazione del personale ONU, anche in settori particolarmente delicati ed importanti come i diritti umani, le attività di mantenimento della pace e l'approccio integrato alle problematiche dello sviluppo.
Avere in Italia il nucleo principale delle attività di formazione dei funzionari di livello medio-alto delle Nazioni Unite – ha sottolineato l’On. Fedi durante la discussione sulle linee generali del provvedimento ed in sede di dichiarazione di voto per il Partito Democratico – ha avuto, in questi anni, ricadute molto positive sul tessuto economico e occupazionale, oltre ad aver creato sinergie importanti con omologhe istituzioni italiane nel settore della formazione e dell’imprenditoria.

FEDI (PD): POSITIVA ADESIONE ITALIANA ALLA CONVENZIONE SU INQUINAMENTO DA TRASPORTO IN MARE

La Camera si appresta a ratificare, a larga maggioranza e con il voto favorevole del Partito Democratico, l’adesione dell’Italia alla Convenzione internazionale sulla responsabilità civile per i danni dovuti a inquinamento da combustibile delle navi.
La Convenzione assicura alle persone danneggiate dalla perdita di carburanti utilizzati dalle navi un risarcimento adeguato e tempestivo.
Pertanto, rendere operativa la Convenzione è un atto dovuto nell’impegno di proteggere gli ecosistemi marini dai danni provocati dal trasporto umano – ha ricordato l’On. Marco Fedi durante la discussione sulle linee generali del provvedimento di ratifica.
Sebbene quest’ultimo non sia tra i fattori più alti di inquinamento marino – circa il 12% - se sommato all’inquinamento da attività illegali e agli incidenti, determina un quadro preoccupante per l’Italia e per l’intera comunità internazionale.
Oltre all’inquinamento sistematico, causato dall’immissione continua nel tempo di inquinanti, oltre all’inquinamento accidentale, esiste anche una forma di inquinamento operativo causato dall’esercizio stesso della navigazione da natanti.
L’inquinamento marino è una delle questioni ambientali più urgenti del nostro tempo. L’adesione alla Convenzione comporterà un impegno nella cooperazione internazionale, anche a livello tecnico, sia nella prevenzione che nelle operazioni di recupero e salvataggio, che nel perseguire le eventuali responsabilità civili e penali.
L’adesione italiana a questa Convenzione rappresenta inoltre un invito a fare meglio e di più anche nella lotta a tutte le altre forme di inquinamento del mare, oltre che alle attività illegali che contribuiscono ulteriormente all’inquinamento ambientale.
Anche per queste ragioni i deputati del Gruppo del Partito Democratico esprimono il proprio voto favorevole – ha concluso l’On. Marco Fedi.

FEDI (PD): “LO SCUDO E’ STATO VOTATO DALLA MAGGIORANZA”

“Lo scudo fiscale è stato voluto e votato dal centrodestra, non dimentichiamolo”. L’On. Marco Fedi si dice “amareggiato da questa polemica sulle assenze al voto sullo scudo fiscale. La legittima indignazione per l’approvazione di questa misura deprecabile che premia gli evasori fiscali, perfino se coinvolti nella criminalità organizzata, non può far dimenticare che essa è stata elaborata e portata al voto di fiducia dal Governo Berlusconi e dalla sua maggioranza parlamentare, che ne assumono pertanto la responsabilità integrale. Né si può cancellare con tanta facilità il ruolo del Partito Democratico nell’ambito della forte opposizione a questo provvedimento manifestatasi nel Parlamento e nel Paese.
Dal canto mio – continua il deputato democratico – ricordo di aver da tempo diffuso a mezzo stampa le mie riflessioni di critica severa allo scudo fiscale, ribadendo come esso mortifichi la reputazione del nostro Paese all’estero e, al contempo, la dignità di tutti i contribuenti onesti. A dimostrazione di ciò – insiste l’On. Fedi – ho anche presentato alla Camera un ordine del giorno con la richiesta al Governo di rimediare almeno in parte al danno, destinando una quota adeguata delle risorse derivate dall’applicazione di questo condono alla cooperazione allo sviluppo verso i Paesi più poveri. La maggioranza si è dimostrata insensibile anche a questa sollecitazione, accantonando nuovamente gli impegni alla solidarietà internazionale assunti in sede europea e al G8, nonostante il ritardo dell’Italia nella lotta alla povertà mondiale. Del resto, sono state bocciate proposte analoghe che impegnavano a investire parte delle risorse recuperate per il sostegno ai meno abbienti, la scuola e il sistema carcerario.
Questa vicenda la dica lunga – conclude il deputato del PD – sul fatto che è il centrodestra, e non altri, il responsabile dell’approvazione di questo pessimo scudo fiscale”.

FEDI (PD): Le presenze regionali all’estero sono un patrimonio da valorizzare insieme

Contributo concorrente a formare il sistema Italia nel mondo. È questo per l’On. Marco Fedi, eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, il compito delle Regioni italiane in un quadro di coordinamento tra Stato e Regioni.
Le Regioni italiane dovrebbero essere sempre molto attente a gestire la propria presenza nel mondo nel complesso della presenza “italiana” nel mondo, senza ghettizzazioni o limitazioni e quindi riconoscendo ai propri corregionali all’estero piena titolarità a una cittadinanza fatta di lingua, cultura, rapporti commerciali e promozione del sistema Italia all’estero. In questo senso forse alcune comunità regionali all’estero hanno percepito qualche distanza dalle inziative tradizionali che svolgono alcune Regioni. Devo dire che in questi ultimi anni la presenza regionale italiana nel mondo sta facendo meglio e di più, senza perdere tuttavia la sua originalità anche nel modo di presentarsi all’estero: promuovendo, insieme, capacità produttiva, cultura, turismo.

Le forme migliori sono quelle che mettono radici, che si trasformano in iniziative importanti per la Regione, per l’Italia, per la comunità locale e per il Paese di residenza. Dalla formazione al turismo, dal commercio alla cultura, tutto assume un significato importante se avviene attraverso strumenti di collaborazione bilaterali e multilaterali, se avviene con il concorso di enti, istituti e gruppi locali, se avviene anche attraverso accordi con i Governi locali. Questa scelta è sempre più difficile da perseguire, è una strategia più complessa da realizzare, ma offre opportunità e risultati decisamente superiori e di lungo periodo invece di pochi, sporadici, momenti di incontro. È questo il contributo alla riflessione – anche in vista della Conferenza Stato-Regioni-PA-CGIE – che l’On. Marco Fedi ha portato all’incontro sul tema promosso dalla Federazione lucana di Melbourne.

In questi giorni – ha proseguito l’On. Fedi nel suo intervento – guardando alle proposte di chiusura di Consolati, dopo i tagli a scuola, cultura e assistenza, dopo l’esclusione dei residenti all’estero dai contributi per la ricostruzione in Abruzzo, dopo l’altra l’esclusione dall’esonero ICI – insieme alla totale disattenzione del Governo Berlusconi per gli italiani all’estero – è forte il rischio che gli italiani all’estero diventino invisibili. La loro ricchezza non è stata ancora compresa e tantomeno utilizzata. È un peccato che non si utilizzi il patrimonio di intelligenze e creatività presente tra gli italiani all’estero per arricchire Italia e Europa. Sbagliamo a non utilizzare la presenza italiana all’estero per rendere più efficace la rete di scambi commerciali, culturali, economici e nel campo scientifico-tecnologico. L’Italia appare oggi incapace di costruire un moderno percorso di accoglimento, integrazione e riconoscimento di diritti agli immigrati che arrivano regolarmente in Italia. L’esperienza di altri Paesi può essere utile. Le esperienze multiculturali e i processi di integrazione di altri Paesi possono essere utili. L’esperienza dell’emigrazione italiana nel mondo è portatrice di questa ricchezza. Le Regioni italiane hanno contributo a formarla e oggi possono anch’esse valorizzarla.

FEDI (PD): Questo scudo fiscale è molto più di una “sanatoria”

Il cosiddetto scudo fiscale riproposto in questa legislatura da Tremonti diventa ora ancora più esteso, fino a coprire il falso in bilancio. Molto più che una semplice sanatoria.
E avviene in fase di terza lettura del decreto anticrisi – dopo i correttivi introdotti al Senato – e con il voto di fiducia.
Lo scudo fiscale è quel provvedimento, già sperimentato dai precedenti governi Berlusconi, che permette a chi ha occultato capitali all’estero in maniera illegale di rimpatriarli senza alcuna penalità pagando soltanto una piccola tassa del 5% del capitale evaso. In altri termini, un condono fiscale di proporzioni storiche, che tuttavia in passato non ha dato i frutti sperati: a fronte di capitali recuperati, inferiori alle attese, si garantiscono impunità e anonimato.

Tra i reati previsti, surrettiziamente, attraverso un emendamento del PDL neanche discusso in Commissione Giustizia, sono stati aggiunti il falso in bilancio, le false fatturazioni e false comunicazioni sociali, le dichiarazioni fraudolente, l’occultamento di atti e la contraffazione di documenti contabili.

Ricapitoliamo. Lo Stato vuole far rientrare dei capitali evasi all’estero per far cassa. Per farlo chiede pochissimo (il 5%) e dà moltissimo (l’impunità per reati gravi), finendo ora per ostacolare pesantemente il lavoro degli inquirenti e delle forze dell’ordine. Tanto per guardarci intorno, negli Stati Uniti, in Francia o in Germania per riportare i capitali in patria si paga invece tra il 40 e il 50% e spesso non c’è neanche l’impunità.

Si è parlato di tanto di etica in economia dopo l’esplosione della crisi finanziaria e di lotta dura ai paradisi fiscali. La politica economica internazionale deve ancora creare le condizioni per il definitivo superamento di queste gravissime condizioni di favore nei confronti dei “capitali” esportati illegittimamente, ma a livello nazionale, certamente, avremmo potuto lavorare meglio, insieme, maggioranza e opposizione, per fornire all’Europa e alla comunità internazionale uno strumento normativo di tutto il Parlamento.
Nessuno può accusare l’opposizione di voler fare schermaglie politiche. Qui si parla del rispetto delle regole minime di uno Stato civile. Per questo ci batteremo in Parlamento contro questo scudo fiscale.

FEDI, NARDUCCI, MICHELONI (PD): NoiMigranti è il documento politico che motiva il nostro sostegno a Dario Franceschini per la segreteria nazionale del

Un documento a cui hanno aderito in molti all’estero e che contiene una proposta politica complessiva. “È il nostro modo di rispondere alla sfida comune per costruire un Partito Democratico forte, in Italia e nel mondo”. Contiene motivazioni ideali, proposte politiche ed organizzative che poniamo al servizio del Partito Democratico e che oggi guidano il nostro impegno nel sostenere la candidatura di Dario Franceschini alla segreteria nazionale del Partito Democratico.
Siamo democratiche e democratici italiani che vivono al di fuori dei confini nazionali e che si identificano profondamente nel bisogno forte di fiducia, regole, uguaglianza, merito e qualità. Sono le condizioni per difendere e far crescere libertà e democrazia in Italia, per far partecipare alla vita politica i cittadini, anche i giovani, per creare opportunità di lavoro, crescita e sviluppo, per riconoscere il merito e valorizzarlo sempre, dalla scuola alla formazione alla professione. Dario Franceschini ha lavorato coerentemente verso questi obiettivi dalla nascita del PD. Ha lavorato bene e con impegno svolgendo sempre un’azione incisiva di opposizione al Governo delle destre.
Il primo obiettivo è costruire un PD forte, con un progetto politico coerente con la nostra ispirazione ideale, le nostre diversità e la “mescolanza” di storie, provenienze, esperienze. La scelta sulle alleanze deve essere legata alla forza delle nostre idee e della nostra proposta politica. Con la determinazione con cui Fassino e Franceschini stanno costruendo un nuovo campo progressista nel Parlamento europeo. Con la stessa forza con la quale Franceschini e Fassino lavorano per un PD che sia la casa comune dei riformisti italiani.
“Gli italiani nel mondo sono un patrimonio per l’Italia, un grande patrimonio di valori, d’intelligenze, d'idee, di opportunità e di memoria storica”. Per queste ragioni il PD deve dotarsi di un Dipartimento che si occupi delle problematiche legate alle migrazioni, al grande tema della mobilità delle persone nel mondo, promuovendo politiche attive per i migranti, per gli espatriati, per l’integrazione e la tutela dei diritti delle persone.
Il giudizio sull’azione di Governo e maggioranza nei confronti delle collettività italiane che vivono all’estero è nettamente negativo. Per i pesanti tagli di bilancio - soprattutto sui capitoli dell’insegnamento della lingua italiana e dell’assistenza ai connazionali – a cui ha fatto seguito la proposta di ridimensionamento della rete consolare nel mondo e dopo l’esclusione dei residenti all’estero dall’esonero ICI.
“Il 25 ottobre eleggeremo direttamente il segretario del Partito Democratico e contemporaneamente i membri dell’Assemblea nazionale che avranno il compito di definire la proposta politica del PD e la sua configurazione organizzativa. Noi pensiamo che i cittadini e le cittadine che nel mondo si ritrovano nei principi ispiratori, nelle idee e nel progetto di società da costruire proposti dal PD, debbano poter contare su un assetto organizzativo che consenta un legame con tutti i temi della proposta politica del partito e quindi collocato nella “organizzazione” del Partito Democratico”.
Il documento integrale è disponibile per la sottoscrizione sul sito www.noipd.com

FEDI (PD): Cordoglio e dolore per una tragedia che colpisce tutti noi

“Il primo dovere, in questo momento, è unirci al dolore delle famiglie”.
“Il nostro pensiero è rivolto ai militari italiani caduti nel compito di pace affidatogli dalla nostra comunità nazionale e dalla comunità delle Nazioni Unite”.
“Il nostro pensiero è rivolto anche ai militari e ai civili afghani, alle tante morti di questo impegno costante per la pace e contro il terrore”.
“Occorre continuare l’incessante azione politica e diplomatica per arrivare a una soluzione che consenta un’uscita dalla crisi afgana, anche attraverso una conferenza internazionale di pace”. “Le forze politiche devono promuovere su questi temi un dibattito parlamentare più approfondito” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi.

FEDI (PD): Riforma degli istituti italiani di cultura, cittadinanza, informazione e rappresentanza. Quattro questioni per l’agenda del Comitato per gl

Per l’On. Marco Fedi sono quattro le problematiche di rilevanza generale da porre al centro della prossima agenda del Comitato per gli italiani all’estero.

La riforma degli Istituti italiani di cultura, di cui si occuperà la stessa Commissione Affari Esteri della Camera, è per Fedi una questione prioritaria che richiede necessari e ulteriori approfondimenti.
Analogamente, in sintonia con i lavori della I Commissione Affari Costituzionali, opportuno sarebbe porre in agenda le tematiche della cittadinanza, con particolare riferimento a quelle riguardanti le collettività italiane all’estero. Infine l’informazione e la rappresentanza.
Sul primo punto è necessario affrontare i diversi aspetti della questione: da quelli riguardanti RAI ITALIA, e la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quelli dei contributi alla stampa italiana all’estero nelle sue diverse articolazioni. Sulla rappresentanza, infine, i tempi sono maturi per fare il punto sulle diverse proposte di legge riguardanti i Comites e il Cgie e arrivare ad una proposta condivisa di riforma della rappresentanza nel suo complesso, inclusa la riforma della legge elettorale che regola l’esercizio in loco del diritto di voto. Alla ripresa - ha concluso l’On. Marco Fedi – saremo chiamati in ogni caso ad affrontare la questione della rete consolare.