mercoledì 30 maggio 2012

Fedi (PD): Esame della spesa o status quo?


L'idea che la rimodulazione della spesa possa trasformare il modo in cui pensiamo, viviamo e regoliamo la vita, domestica e internazionale, della Farnesina, rischia di frantumarsi davanti ai primi ostacoli o di ridursi a piccola operazione contabile.
Questa preoccupazione – ricorda l’On. Marco Fedi – è stata più volte sottolineata in sede parlamentare ma non abbiamo mai avuto, finora, una sede istituzionale di confronto con il Governo. Il Governo non ha ritenuto utile aprire un confronto con i Parlamentari eletti all’estero. A mio avviso si è trattato di un grave errore.
Eppure le decisioni assunte dal Governo, sia sul rinvio di Comites e Cgie che sulle nuove direzioni di una eventuale riforma, come i probabili risultati della tanto esaltata, quanto deludente, spending review, avrebbero richiesto un approfondimento con il Parlamento.
Forse si è ritenuto che gli incontri con i responsabili di partito fossero sufficienti. Credo sia utile, allora, ben indirizzare le critiche, che in queste ore si stanno rivolgendo ai Parlamentari, alle segreterie dei partiti e ai responsabili degli italiani nel mondo.
L’esame della spesa, finalizzato ad una sua revisione, in tutti i Paesi moderni ed avanzati, ha portato, non solo a rimodularne la destinazione ma anche a risparmi da utilizzare in altre aree carenti di risorse. La revisione della spesa targata Farnesina rischia di trasformarsi in una operazione contabile da 8 milioni di euro interamente recuperabili dal settore visti.
Poiché non sono da escludere altri tagli alla spesa pubblica, sia nelle prossime manovre finanziarie sia nell’attuazione di altre riforme, chiediamo al Governo, e al Ministro Terzi in particolare, di garantire che non vi siano ulteriori tagli ai capitoli degli italiani nel mondo e di garantire tutta una serie di misure a sostegno del personale dei Consolati, oltre al mantenimento dei servizi consolari della attuale rete all’estero. Proprio alla luce di una spending review che, nonostante il lavoro della Commissione, rischia di trasformarsi in un esercizio puramente teorico. 

martedì 29 maggio 2012

Fedi (PD): Ennesimo rinvio, ennesime motivazioni sbagliate


Che fossimo in una situazione di grave difficoltà era a noi noto. La questione delle risorse da destinare al rinnovo di Comites e Cgie si è trasformata - nel clima politico ed economico in cui viviamo - in questione centrale alla vita di chi si occupa delle comunità italiane nel mondo. Dovremmo invece discutere di fondi per la scuola e l'assistenza, di riforme importanti in settori vitali per le nostre comunità. Non possiamo confondere partecipazione, democrazia e risorse. Ma dobbiamo fare i conti con le risorse.
Il Governo avrebbe potuto semplicemente disporre il rinvio per una ragione molto precisa, ed anche forte, la mancanza di risorse. Se anche di difficile presentazione, una tale decisione avrebbe avuto una razionale spiegazione. Legare il rinvio della elezione degli organismi di rappresentanza ad una ipotesi di riforma, come il Governo ha fatto con l'approvazione del decreto di rinvio, indicando anche l'area elettorale come la principale riforma, significa di fatto motivare il rinvio esclusivamente con il contenimento dei costi senza però avere il coraggio di dirlo apertamente. Risulta evidente infatti che tutte le proposte di riforma presentate e discusse in Parlamento, in ogni caso, puntavano alle elezioni per corrispondenza. Con l'annuncio odierno il Governo compie un paradossale errore: indica un metodo elettorale, peraltro da verificare, come il voto elettronico, in relazione al contenimento dei costi.
Pare evidente a tutti che una vera riforma, ancorché nel quadro di finanza pubblica a tutti noto, deve necessariamente partire da compiti, funzioni e struttura per poi arrivare ad una proposta di bilancio. Tra le modalità di composizione abbiamo diverse scelte, ipotesi e proposte. Limitarle in partenza al voto elettronico, mai sperimentato prima e di complessa applicazione, dimostra che l'unica vera motivazione è la riduzione della spesa. Tanto valeva dirlo e lasciare al percorso parlamentare il compito di fare una riforma. Anche se un tentativo di riforma, fallito, ci ha perseguitato per i tre anni del Governo Berlusconi. Forse il problema non è una riforma ma quale, decidendo quali strumenti, costituzionali, politici, normativi e di comprensione delle realtà degli italiani all'estero, il nostro Paese vuole avere.
Se il Governo intende presentare una proposta anche in questo settore, lo dica e cominci a lavorarci. Altrimenti bene farebbe a limitarsi, anche dal punto di vista strettamente strategico, a descrivere la realtà delle proprie azioni e non indicare un futuro da ripensare insieme.

giovedì 24 maggio 2012

FEDI (PD): I Patronati all’estero: al servizio delle persone e parte fondamentale della storia dell’emigrazione

“L’impegno per i più deboli, la solidarietà, la necessità di tutelare i diritti delle persone, dei cittadini e dei migranti, sostenendone l’integrazione sociale ed economica, sono parte della cultura e della tradizione politica dei Patronati e sono parte della storia dell’emigrazione. Il Patronato INAS-CISL, in quarant’anni di attività in Australia, ha contribuito a costruire una rete di sostegno e di assistenza per tanti connazionali e per tanti migranti” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi nel messaggio di saluto rivolto ai partecipanti alla conferenza sui servizi INAS svoltasi a Melbourne il 19 maggio. “Abbiamo sempre più bisogno di tutelare diritti. Senza frontiere territoriali, nazionali o generazionali. Abbiamo bisogno di un chiaro impegno per l’equità, per garantire servizi ai più deboli, per offrire risposte ai bisogni di tante persone in difficoltà, oltre i confini nazionali, nel contesto di una globalizzazione che, quando è senza controlli e regole, produce solo povertà e spesso dimentica la condizione umana”. “Abbiamo bisogno dei Patronati, della loro storia e cultura e del loro lavoro. In Italia e nel mondo. L’INAS-CISL in Australia ha legato la sua presenza alla storia della comunità italiana, ai momenti di sofferenza ma anche ai tanti risultati positivi culminati con la ratifica degli accordi bilaterali di sicurezza sociale, sanitario e fiscale”.  “Abbiamo ancora bisogno del vostro lavoro, per ristabilire un rapporto di fiducia con l’Italia all’estero, con i cittadini italiani nel mondo che continuano a chiedere parità di trattamento, equità ed efficienza nel rapporto con la pubblica amministrazione italiana”. “E davvero possiamo lavorare insieme per restituire dignità al rapporto tra cittadini e Stato, tra utenti e pubbliche amministrazioni, anche attraverso l’insostituibile azione di sussidarietà e mediazione dei Patronati”. “Per questa ragione ogni ulteriore taglio al fondo dei patronati rappresenterebbe una riduzione della capacità di rispondere alle vecchie e nuove povertà in un momento di crescente bisogno di assistenza e tutela dei più deboli”.

FEDI (PD): EDITORIA E INFORMAZIONE PER I MIGRANTI

Nell'era della comunicazione globale e locale è giusto, come ha fatto la FUSIE, porsi in una logica di confronto tra le istituzioni e i soggetti protagonisti dell'informazione per disegnare una nuova strategia di presenza nel mondo. Credo sia utile continuare questa riflessione - ricorda l'On. Marco Fedi, impossibilitato a partecipare ai lavori della giornata seminariale promossa dalla FUSIE a causa dei lavori d'aula a Montecitorio - creando anche le condizioni per un salto di qualità. Dobbiamo innanzitutto migliorare il presente, che significa rivedere i criteri che attualmente ripartiscono esigue risorse a tante pubblicazioni edite in Italia e nel mondo, che meritano maggiore attenzione e maggiore disponibilità economica. I criteri non possono escludere tante testate che fanno informazione elettronica, radiofonica e televisiva. Ma il tema di fondo è un altro. Creare una vera rete tra le imprese che fanno comunicazione nel mondo, metterle in condizione di sviluppare piani e progetti comuni, accomunando anche risorse e investimenti, garantendo quindi un sostegno nel coordinamento e nel rapporto con l'Italia. Questa prospettiva, nel medio e lungo termine, può garantire la continuità vera dei quotidiani editi nel mondo, delle iniziative nazionali, trasformandole in iniziative internazionali, collegate o collegabili tra loro e con imprese italiane. Il sostegno alle associazioni, ai gruppi d'interesse, alle comunità locali che producono informazione per i loro iscritti o per comunità territoriali dovrebbe arrivare anche da altre fonti, da un riconoscimento delle associazioni e del loro insostituibile ruolo, anche nell'informazione. Quindi strumenti normativi diversi per scopi e obiettivi diversi. Garantire anche nuovi spazi di collegamento con le realtà dell'immigrazione in Italia, con un collegamento tematico, culturale e anche normativo per quanto concerne strumenti e risorse. Infine il pluralismo. Le voci originali vanno tutelate, rafforzate e quindi occorre ripensare il modo in cui valutiamo le differenze e la qualità, incoraggiando anche chi cerca di aprire nuove prospettive nelle lingue locali.

lunedì 14 maggio 2012

Esercizio in loco del diritto di voto


La novità non è avere la conferma che esiste un ampio fronte parlamentare ostile al voto all’estero – o quanto meno alla circoscrizione estero. Il dato era noto ed i parlamentari che hanno presentato o sottoscritto proposte di abrogazione della circoscrizione estero, in questa o in altre legislature, appartengono a tutti i gruppi parlamentari. Il dato preoccupante semmai, tra questi, è l’assenza di una proposta alternativa. Non potendo sostenere la tesi, anticostituzionale, che i cittadini residenti all’estero non possono votano, si limitano ad una previsione di future soluzioni tecniche che però non sono indicate, tantomeno allegate con leggi ordinarie. Forse pensano semplicemente di tornare alla condizione preesistente: esercizio del diritto rientrando in Italia in attesa che si faccia una legge ordinaria che non arriverà mai.
Ma il dato veramente più preoccupante in assoluto è il silenzio di chi è a favore dell’esercizio in loco del diritto di voto, inclusi i gruppi politico-parlamentari che sostengono il mantenimento della circoscrizione estero, anche se con la riduzione dei parlamentari eletti all’estero. Quest’assordante silenzio, rotto unicamente dalla presentazione di una proposta di riforma costituzionale senza paternità e sulla quale si è aperta una discussione che ne ha smentito subito i presupposti, è il dato politico sul quale riflettere. Personalmente torno a ripetere che superare il silenzio significa ribadire unicamente il dato veramente più importante: i cittadini italiani residenti all’estero debbono poter esercitare il diritto di voto, con o senza circoscrizione estero, ma anche in loco, senza dover rientrare in Italia e senza pericolosi nuovi vuoti normativi.

Spending review


Cominciano a trapelare notizie sull’andamento della spending review. Arrivano comunicati e prime prese di posizione, quasi azioni preventive. Un richiamo politico al Governo. Dobbiamo crederci nell’esame razionale della spesa e nei tagli ragionati. Non possiamo permetterci che una novità assoluta nella rimodulazione della spesa sia oggetto di veti incrociati o di premeditate azioni di disturbo. Il risultato deve avere massima trasparenza ed arrivare al confronto parlamentare senza filtri o mediazioni.

Governo Monti e crisi


Ciò che accomuna i conservatori europei, in questo momento, è la sconfitta elettorale. La sconfitta della CDU, dopo la vittoria di Hollande in Francia, mostra quanto sia duro il giudizio degli elettori tedeschi e francesi sull’azione Merkel-Sarkozy sia a livello nazionale che europeo. Il nostrano PDL, invece, pare voglia convincersi che la ragione del tracollo elettorale alle amministrative sia, in larga misura, il sostegno al Governo Monti. Il Governo Monti ha commesso degli errori, è vero. Ma i danni causati in tre anni di Governo Berlusconi sono arrivati a produrre effetti devastanti proprio nel momento in cui il nuovo esecutivo era chiamato a scelte drastiche, impopolari ma urgenti per non arrivare al default.
Monti prova a dirla tutta, ma deve fermarsi. Prova a dire che l’abolizione dell’ICI sulla prima casa è stato un errore a cui si è dovuto porre rimedio. Prova a dire che i tagli, mirati dall’esame attento della spesa, sono una soluzione mentre i tagli lineari sono un problema. Prova a dire che per avere ascolto in Europa occorre essere credibili. Prova a ricordare che avere una guida politica credibile, che abbiamo ritrovato, è condizione essenziale ma non sufficiente. Per avere ascolto, per far ripartire la crescita, in Italia e in Europa, occorre non solo avere impegni precisi ma anche fare le riforme. Ed occorre avere rispetto anche per i sacrifici degli altri. Se in Europa avessimo avuto maggiore peso e ascolto avremmo potuto fare di più e meglio anche per la Grecia. Avremmo potuto evitare che l’Europa mettesse in ginocchio la Grecia. Monti prova a raccontare questa vicenda. Non può dirla tutta perché il sostegno del PDL in Parlamento è essenziale per governare.
L’unica vera discussione, che il PDL non sta svolgendo, è quella sulle ragioni per cui in tre anni di Governo Berlusconi non si è fatto nulla per la crescita, non si è fatto nulla per rimodulare la spesa pubblica, cosa diversa dai tagli lineari, e soprattutto si è fatto nulla per contrastare l’evasione fiscale. In un Paese civile si deve poter distinguere tra un evasore, totale o parziale, e una vittima di circostanze economiche difficili. E gli strumenti di intervento devono essere diversi. In questi giorni in cui si argomentano tesi contrastanti sul futuro del Governo Monti, il Partito Democratico è nuovamente chiamato ad un esercizio di proposta politica, anche critica, ma con la coerenza che lo ha contraddistinto negli ultimi anni.

giovedì 10 maggio 2012

La crisi globale e l'Italia: Loretta Napoleoni a Melbourne


Events: Literature
Monday, May 21, 2012 
Una grande scrittrice incontra la comunita' italiana di Melbourne, presenta l'On. Marco Fedi.

Sopravviverà l'Euro? Il futuro dell'Italia nella crisi economica globale Loretta Napoleoni a  Melbourne, presso la Federazione Lucana
Noted economist and writer will be returning to Australia in May.
She will be presenting her latest book 'Il Contagio', which takes a penetrating look at the new global economic protest movement, at the Federazione Lucana Club, 3 Cameron St, Brunswick, on Monday 21 May 2012 at 7.00pm.

Date: Monday, May 21, 2012
Time: 7 PM
Venue: FEDERAZIONE LUCANA CLUB 3 CAMERON ST (CNR COZENS ST) BRUNSWICK VIC 3056
Organised by: FEDERAZIONE LUCANA CLUB In collaboration with: ITALIAN INSTITUTE OF CULTURE, MELBOURNE
Free Admission
Booking is essential on bookings.iicmelbourne@esteri.it or call us on 03 9866 593