venerdì 29 novembre 2013

FEDI (PD): Ripartire dalla nostra storia

Ritengo indispensabile ricollocare la discussione politica sull’esercizio in loco del diritto di voto nelle nostre comunità nel mondo, dalla rete associativa fino ai Comites e al CGIE – oltre che nelle sedi parlamentari dove dobbiamo cogliere tutte le opportunità forniteci in questi giorni dai Comitati e dalle Commissioni di Camera e Senato. La soluzione politica e parlamentare della circoscrizione estero – ha continuato l’On. Fedi nel suo intervento alla Farnesina durante la seconda giornata della plenaria del CGIE – nasceva, infatti, come risposta al tema centrale dell’effettiva partecipazione politica dei cittadini italiani al voto. Nel documento dei saggi, come in alcune delle proposte di riforma avanzate da alcuni gruppi, non è stata ancora data una risposta efficace, sul piano costituzionale, in alternativa alla Circoscrizione Estero. Credo che l’impegno comune di tutti, anche in sede parlamentare, debba essere quello di assicurare ai cittadini italiani che risiedono all’estero la possibilità di esercitare un diritto fondamentale di cittadinanza, qual è il voto politico, senza dover rientrare in Italia. Per questa ragione credo possa essere utile ripartire dalla nostra storia, coinvolgendo la nostra gente, ascoltandola e facendola partecipare. Sulle chiusure consolari ricordo quanto già detto: la Farnesina è chiamata ad affrontare la questione dell’organizzazione della nostra rete diplomatico-consolare nel mondo. Siamo convinti che sia possibile farlo continuando ad assicurare i servizi – ma in maniera seria, parlando della realtà e non di un futuro che può essere costruito solo con progetti, prospettive e risorse. E questa strategia, che può prevedere anche delle chiusure mirate, deve essere condivisa con il Parlamento. Il confronto politico deve avvenire nelle sedi Parlamentari e nel CGIE. Ogni altro tentativo, che non avvenga in maniera trasparente e nelle sedi competenti, deve essere respinto. Evidente, infine, che tutti siamo tenuti a rispettare le leggi. Desidero ricordare che le decisioni amministrative, con scelta di priorità dalle amministrazioni dello Stato, non rappresentano “applicazione puntuale di norme” ma decisioni amministrative che possono essere legittimamente criticate. Per questa ragione la revisione della spesa deve trasformarsi in obblighi precisi, in decisioni da adottare, non può più rappresentare una delega alle singole amministrazioni sulla scelta delle priorità. Sul voto elettronico per il rinnovo dei Comites auspico che il CGIE prenda una posizione che arrivi alle Commissioni parlamentari e che – comunque – la Farnesina fornisca tutti i dati sul come, dove e quando e con quali risorse e sicurezza si vuole adottare, in forma non ancora sperimentata, una soluzione che tecnicamente è auspicabile ma che nei fatti non ci è ancora stata presentata se non con norme e regolamenti. L’informatica, anche quando applicata alla politica, è altra cosa! Sui temi centrali alla vita delle nostre comunità – ricorda Fedi – dall’IMU alle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, passando per le coperture sanitarie, la politica della Farnesina è stata distante dagli italiani nel mondo. La nostra storia e il nostro futuro, con i tanti giovani che lasciano l’Italia, meritano maggiore attenzione dal Governo.

mercoledì 27 novembre 2013

Fedi (PD): Il maxiemendamento del Governo al disegno di legge di stabilità è insoddisfacente

Il maxiemendamento sul quale il Senato ha votato la fiducia al Governo Letta ha escluso alcune delle questioni chiave che riguardano le comunità italiane nel mondo, in particolare la proroga delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia e la modifica alle disposizioni sull’IMU per i residenti all’estero. Il voto dei Senatori eletti all’estero comincia a essere decisivo per la tenuta del Governo. L’unico aspetto positivo è il recupero di 5 milioni di euro a vari capitoli di spesa della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie degli Esteri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di una grama consolazione poiché nuovamente si rinuncia ad affrontare due nodi cruciali, legati anche al principio cardine della parità di trattamento, detrazioni fiscali e IMU, e si rinuncia ad affrontare il nodo delle riforme strutturali. Si interviene con misure largamente insufficienti, anche in vista del prossimo rinnovo dei Comites. Dobbiamo lavorare affinché alla Camera dei Deputati, con gli emendamenti che presenteremo, i relatori e il Governo intervengano con un adeguato miglioramento del testo sicuramente per la proroga delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, e intervenga anche sulla modifica dell’IMU sull’abitazione principale per i residenti all’estero. Non ci saranno concesse altre opportunità. Il giudizio, poi, passerà agli elettori.

giovedì 21 novembre 2013

Fedi (PD). Rai World: tra italiani nel mondo e promozione del sistema Italia nel mondo

Utile audizione dell'amministratore delegato di Rai World Piero Corsini nel Comitato per gli italiani nel mondo della Commissione affari esteri della Camera dei deputati. Positivo l'impegno della Rai, sia sotto il profilo dell'investimento economico che nella nomina di Piero Corsini. Corsini offre garanzie di altissima professionalità ed esperienza nel mondo Rai - ha dichiarato l'On. Marco Fedi. Positivo inoltre - aggiunge Fedi - che si stata superata la fase di crisi degli ultimi anni, consegnataci dalla riduzione delle risorse a disposizione della Convenzione tra Rai e Presidenza del Consiglio dei Ministri. Credo sia indispensabile, nel quadro della strutturale carenza di risorse in questo settore, puntare comunque ad un piano di investimenti che nei prossimi anni, non solo nell'immediato, consenta alla Rai di garantire uno strumento di internazionalizzazione dell'informazione di lingua italiana nel mondo. Dobbiamo quindi proseguire il confronto non solo con Rai Italia, Rai World e Rai ma anche con i soggetti istituzionali, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, preposti a progettare il futuro dell'informazione italiana nel mondo. Credo sia utile iniziare a pensare ad un palinsesto che si arricchisca anche di strumenti di presentazione delle opportunità di investimento in Italia, con destinazione Italia, Start-Up Italia e l'EXPO 2015. Sono convinto - ha ricordato l'On. Fedi - che nella produzione propria di Rai Italia si possa cominciare a produrre anche in campo economico e commerciale oltre che in quello culturale. Utile pensare ai sottotitoli ma la moderna informazione, sia per ciò che concerne le notizie che gli approfondimenti, viene ormai prodotta anche in altre lingue. Ritengo, inoltre, che sia necessario legarsi sempre più alle iniziative culturali locali, dai film festival alle grandi manifestazioni artistiche nel mondo. Analogamente - ha concluso Fedi - occorre impegnarsi nell'informazione di ritorno e circolante capace di garantire una visione d'insieme della nostra presenza nel mondo, delle opportunità di investimenti in Italia e nel mondo, sia in campo economico, commerciale che culturale.

lunedì 11 novembre 2013

FEDI: Italy in the Australian News Media: una presenza significativa, oltre gli stereotipi

Presentato giovedì 7 novembre, a Canberra, presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo il rapporto “Italy in the Australian News Media”.


Il rapporto è il frutto di un lavoro di ricerca condotto dal News and Media Research Centre dell’Università di Canberra. Esso analizza il periodo dal 2005 al 2012 e ci consegna, attraverso un’analisi ricca di dati quantitativi, un quadro analitico della presenza del nostro Paese nei mainstream media australiani, assieme a elementi che consentono un’analisi qualitativa della presenza italiana in Australia. Si tratta del più vasto lavoro di ricerca fino ad oggi condotto sull'immagine dell'Italia nei media australiani.

Durante il periodo preso in esame si è osservato uno spiccato interesse per gli sviluppi della politica italiana, legato da una parte all'importanza delle notizie e dall'altra alla recente acquisizione del diritto di voto, che ha consentito la partecipazione attiva degli italiani residenti in Australia alle elezioni politiche 2006 e 2008.

“Sono particolarmente soddisfatto di aver potuto contribuire all’iniziativa – ha dichiarato nel suo intervento l’On. Marco Fedi. Si tratta di un lavoro importante, realizzato con competenza, che ci consegna una realtà positiva sulla quale lavorare ulteriormente. Nei confronti dell’Italia l’interesse è aumentato. Non si è trattato di un’attenzione rivolta unicamente agli sviluppi politici o alle conseguenze della crisi economica ma anche alla cultura, al design, al turismo e alla moda. Anche in campo politico la ricerca denota una maggiore qualità nell’approfondimento, anche se permangono stereotipi e supercialità.

Complessivamente si parla più dell’Italia che di altri Paesi europei: gradualmente si sta superando anche l’immagine negativa degli ultimi anni. Importante, infine, segnalare l’interesse e l’attenzione che si registrano per l’esercizio in loco del diritto di voto e per la rappresentanza diretta nel Parlamento italiano, ampiamente documentati nel rapporto. Il che, in un momento in cui si mettono in discussione la circoscrizione Estero e il voto per corrispondenza dovrebbe far riflettere seriamente.

Un ringraziamento particolare all’Ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo, per aver ospitato la presentazione presso la sua residenza, e al team di ricercatori - Peter Putnis, Franco Papandrea e Warwick Blood - per il loro eccellente lavoro.

Introduzione e metodologia




Lo studio presenta un'analisi sistematica della copertura stampa riservata alle questioni italiane da parte dei mezzi di comunicazione australiani nel periodo 2005-2012. Si tratta del più vasto lavoro di ricerca fino ad oggi condotto sull'immagine dell'Italia quale emerge dai giornali pubblicati in un paese straniero.

Lo studio è stato effettuato dal News and Media Research Centre dell'Università di Canberra in collaborazione con l'on. Marco Fedi che ha commissionato una ricerca sulla copertura riservata da un selezionato numero di quotidiani australiani alla notizie politiche italiane.

Durante il periodo preso in esame si è osservato uno spiccato interesse per gli sviluppi politici italiani legato da una parte all'importanza delle notizie e dall'altra al neoacquisito diritto di voto che ha consentito la partecipazione attiva degli italiani residenti in Australia alle elezioni politiche 2006 e 2008.

Per ottenere la più ampia visione d'insieme sono stati inclusi nell'analisi sia la carta stampata che la televisione.

Ai fini dello studio sono stati selezionati tre noti e rispettati quotidiani: The Australian, il maggiore quotidiano nazionale; The Sydney Morning Herald (SMH), pubblicato a Sydney; ed il quotidiano di Melbourne, The Age. Per gli anni 2005-2012 tutte le questioni editoriali sono state analizzate utilizzando 'Factiva', lo strumento di ricerca ed informazione economica sviluppato dalla società Dow Jones & Company. Per quanto concerne la carta stampata, la ricerca iniziale di notizie rilevanti ha generato un campione di circa 10.000 voci che per essere incluse nello studio sono state analizzate individualmente sulla base della loro rilevanza ed idoneità: questo processo ha portato ad un nuovo campione di 5.325 notizie.

I dati televisivi sono stati desunti dall'analisi del contenuto delle maggiori notizie e dei programmi di attualità trasmessi dal servizio pubblico e dalle reti commerciali. A tal fine è stato interrogato il database offerto dalla piattaforma Informit ‘TV News’ (RMIT Publishing, Melbourne). Poiché questo database ha iniziato a raccogliere informazioni soltanto nel tardo 2007, il periodo di analisi per questo settore va dal 2008 al 2012. La sintesi dei dati forniti dal database è stata usata come criterio selettivo primario e nei casi di incerta idoneità della notizia rilevata si è proceduti alla visione dei video: su questa base sono state selezionate 932 notizie.

Per essere inclusi in entrambi i database, gli articoli o i servizi televisivi necessitavano di avere una significativa ed attuale connessione con l'Italia. Per questo motivo le notizie incentrate esclusivamente sulle persone di origini italiane residenti in Australia o quelle di carattere locale sui ristoranti, il cibo e la cultura italiani in Australia non sono stati inclusi nel campione. Le notizie aventi ad oggetto il Vaticano o la Chiesa cattolica sono state anch'esse escluse a meno che non avessero un esplicito legame con le questioni italiane.

Lo studio ha cercato di documentare l'estensione e la natura delle questioni italiane pubblicate sui mezzi di comunicazione australiani, includendo le tematiche coperte dalle notizie, il peso dato ai vari argomenti ed i relativi livelli di attenzione conferiti alle tematiche durante il periodo analizzato.





Fattori che influenzano la copertura estera delle notizie



I fattori che influenzano l'immagine nel mondo di un paese così come presentata dai giornali esteri hanno attirato un considerevole interesse da parte del mondo accademico. Alcune delle influenze più significative individuate in precedenti analisi accademiche includono l'importanza economica, politica e culturale sul palcoscenico mondiale, la comunanza culturale tra paesi, così come eventi di più ampio rilievo quali i conflitti ed i disastri naturali, ed i maggiori eventi sportivi internazionali.

Sebbene il punto focale dell'analisi non consista in uno studio comparato tra lo spazio occupato sui giornali australiani dalle notizie provenienti dall'Italia e quello destinato ad altri paesi, la ricerca ha voluto fornire alcuni dati comparativi. Grazie all'utilizzo della funzione di ricerca regionale del programma Factiva per identificare le notizie relative ai paesi considerati individualmente, lo studio ha effettuato – per ogni anno esaminato – un confronto tra il numero di notizie riguardanti la Germania, la Francia, l'Italia e la Spagna (le quattro maggiori economie dell'Unione Europea, Gran Bretagna esclusa) pubblicate sui tre giornali di riferimento per questo studio.

Il confronto ha permesso di stabilire che la Francia si colloca ogni anno al primo posto, eccezion fatta per il 2006, quando è 'superata' dalla Germania, quell'anno paese ospitante la Coppa del Mondo. È interessante notare che, a partire dal 2009, la presenza di notizie afferenti alla sfera italiana è stata maggiore di quella tedesca. Questo inaspettato risultato, considerato che la Germania è la più vasta economia dell'Eurozona, può essere attribuito all'interesse per le questioni politiche italiane in quel periodo nonché alle decisioni editoriali assunte in Australia e relative al livello di attenzione da garantire alle stesse.



Copertura delle notizia italiane



Lo studio ha identificato una presenza sostanziale e regolare delle notizie italiane sui media australiani in ogni anno del periodo 2005-2012. Le 5.325 storie pubblicate dai giornali selezionati corrispondono ad una media annuale di 665 (la media va da un minimo di 484 nel 2008 ad un massimo di 875 nel 2011).

I picchi sono evidenti nel 2006 (819) e nel 2011 (875) e si associano ad eventi significativi: nel 2006 Torino ha ospitato le Olimpiadi Invernali e l'Italia ha vinto la Coppa del Mondo di calcio svoltasi in Germania; mentre nel 2011 l'Italia è stato il paese dell'Eurozona maggiormente colpito dalla crisi finanziaria, una crisi che ha portato ad un'altrettanto difficile situazione politica sfociata nella nomina di un governo tecnico guidato da Mario Monti che ha rimpiazzato il governo Berlusconi allora in carica.

Nel periodo 2008-2011 si è assistito ad un incremento nel numero degli articoli pubblicati e aventi ad oggetto l'Italia: la politica il principale argomento di questo accresciuto interesse.

Complessivamente, i trend nel numero di storie pubblicate su SMH e su The Age mostrano un crescente livello di interesse in un ampio spettro di questioni italiane. Nel primo anno coperto dallo studio (2005), i dati raccolti nel nostro database evidenziano che complessivamente i due giornali su menzionati hanno contribuito al 39.9% del totale degli articoli individuati dalla ricerca, mentre nel 2012 la percentuale si è attestata al 56.9%.

Sul fronte televisivo, i dati rivelano l'importanza di SBS World News Australia nel fornire un regolare servizio di copertura delle questioni italiane: quasi il 43% delle storie analizzate sui dieci telegiornali e i programmi di attualità proveniva, infatti, da SBS.

Le 5.325 storie del campione giornalistico sono state suddivise in otto aree tematiche: politica/governo; affari, industria e commercio; esteri; sport; moda/design; viaggi/turismo; arte; e 'varie'. La categoria 'varie' è stata creata quale contenitore di tutte quelle storie che non potevano essere altrimenti catalogate, ad esempio i disastri naturali e gli incidenti come quello che ha visto protagonista la Costa Concordia e a cui è stata riservata un'estesa copertura mediatica.

Questa analisi dimostra che l'interesse suscitato dalle questioni italiane è vasto ed abbraccia un ampio ventaglio di attività umane: trattasi di un indicatore della considerevole portata delle relazioni Italia-Australia e dell'interesse australiano per l'Italia.

Tutte le suddette aree tematiche sono sostanzialmente e pressoché regolarmente presenti su The Australian, l'SMH e The Age, anche se è lo sport, con una percentuale pari al 29.2% sul totale delle notizie pubblicate, a vantare il numero più elevato di articoli. Va notato, tuttavia, che è la natura stessa della copertura sportiva ad avere un ampio numero di brevi notizie di aggiornamento provenienti dai tornei e dai maggiori eventi sportivi.

La percentuale di articoli nelle altre aree tematiche varia dal 7.3% (affari/industria) al 12.1% (politica). L'arte vanta un 9.4% con notevole copertura riservata al cinema così come molte altre aree tra cui la musica classica.

Altrettanto elevato è il numero di servizi incentrati sulla moda/design (8.8%): la maggior parte di questi vede protagonista il settore moda, anche se non mancano i servizi incentrati sul design automobilistico. Gli storici marchi italiani – Armani, Versace, Ferrari, Maserati e Bulgari – non sono estranei ai media ed anzi vi compaiono spesso.

Se si volge lo sguardo a quanto accade sulle reti televisive, il peso delle diverse aree tematiche varia notevolmente: tre categorie (politica, sport e 'varie') occupano da sole oltre l'85% dello spazio riservato alle notizie provenienti dall'Italia. Questo, tuttavia, non implica un minore interesse per le tematiche italiane, ma riflette la natura dei programmi selezionati per l'analisi oltre al fatto che il formato televisivo limita fortemente il numero dei servizi trasmissibili.



Relazione sulla politica italiana



I risultati di questo studio mostrano una considerevole e crescente attenzione dei media australiani nei confronti delle questioni politiche italiane, nonostante alcune precedenti osservazioni non empiriche di alcuni studiosi suggeriscono il contrario.

Il periodo 2005-2012 è stato particolarmente vivace dal punto di vista politico con le elezioni del 2006 e del 2008 e l'insediamento – nel 2011 – del governo tecnico guidato da Mario Monti, salito al potere dopo la caduta del governo Berlusconi. Per quanto concerne il numero di articoli pubblicati dai media selezionati, la politica si classifica globalmente seconda dopo lo sport (tuttavia, e strettamente parlando, i servizi classificati come 'varie' erano più numerosi poiché quest'area tematica include una gamma di argomenti eterogenei), però con differenti livelli di copertura a seconda dei quotidiani presi in considerazione.

La copertura delle questioni politiche da parte de The Australian è stata sostanziale durante tutto il periodo esaminato: nel 2006 The Australian ha pubblicato 35 articoli relativi alle elezioni politiche che hanno visto eletti in Parlamento i rappresentanti degli emigrati italiani residenti in Australia. Notevole anche la copertura televisiva riservata alle due figure pubbliche di Melbourne elette in Parlamento nella circoscrizione estero: Marco Fedi (eletto alla Camera dei Deputati) e Nino Randazzo (eletto al Senato della Repubblica).

Benché l'SMH e The Age abbiano usualmente prestato poca attenzione alle questioni politiche italiane, tra il 2005 ed il 2008 non hanno mancato di fornire estesi servizi quando se ne è presentata l'occasione. Nel 2006, ad esempio, le elezioni hanno portato alla pubblicazione su entrambi i giornali di dieci articoli molti dei quali incentrati sul voto all'estero. Sull'SMH è stato pubblicato un ampio servizio su Marco Fedi.

A partire dal 2009 la stampa australiana ha mostrato un crescente interesse nei confronti delle questioni politiche italiane, soprattutto in seguito alle vicende del governo Berlusconi.

In particolare, The Australian ha dedicato ampio spazio alla personalità ed alle azioni di Silvio Berlusconi: nel 2009, un anno di non elezioni, sono comparsi sull'Australian 76 servizi in cui il nome 'Berlusconi' compariva nel primo paragrafo. Il numero ed il tenore degli articoli riguardanti Berlusconi, molti dei quali ripresi dal Times di Londra, corroborano l'idea che i giornali del gruppo Murdoch stessero conducendo una campagna contro l'ex presidente del Consiglio utilizzando l'arma del ridicolo.

Nel 2009, l'SMH ha pubblicato un editoriale molto critico nei confronti del governo italiano. Nel 2011, sia The Age sia The Australian hanno scritto alcuni editoriali incentrati sul tema 'Berlusconi deve andarsene'. Tale livello di coinvolgimento negli affari interni di un altro paese democratico è inusuale per la stampa australiana, ma verosimilmente correlato alla forte presenza della comunità italiana che in Australia aveva appena preso parte alle elezioni.