giovedì 17 aprile 2008

GRAZIE! THANK YOU!

Grazie a tutti voi per avermi aiutato ad ottenere una bellissima vittoria in Australia e nella ripartizione Africa, Asia, Oceania ed Antartica.
Il Partito Democratico ha vinto in Australia ed ha vinto – moralmente – anche in Italia portando a compimento un disegno di semplificazione politica e di ammodernamento della politica.


Grazie ai nostri sostenitori ed agli italiani dell’intera ripartizione elettorale!

Thank you for your help to get through and win this election for the second time, a beautiful victory in Australia and in the Africa, Asia, Oceania and Antarctica division. The Democratic Party has won in Australia and has also won – morally – in Italy by delivering to the Italian people a more modern and efficient political system and a simplified Parliament.

Thank you to our supporters and to Italians in the entire electoral division!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un suo elettore di Canberra.

Sono contento della scomparsa della sinistra radicale.

Ritengo che l'unica possibilità per il PD di contendere il governo del Paese alla destra è quella ... di spostarsi a destra. Il PD sta lasciando tra il 55 e il 60% dell'elettorato alla sua destra ed è ostacolata dalle sinistre radicali che totalizzano insieme tra il 5 e il 10%. In queste condizioni perderà sempre, non c'è speranza.

Il PD deve dar retta a Cofferati e a Cacciari per quanto riguarda il riavvicinamento ai ceti produttivi e meno ideologizzati del paese.

Ma deve anche rinunciare alle provocazioni contro USA, mondo cattolico e Confindustria: senza queste alleanze, in Italia, non si può governare.

E se il PD farà pace con la sinistra radicale il mio voto, se mai ci saranno altre elezioni, andrà a destra senza rimorsi.

Marco Fedi ha detto...

Devo dire che condivido le posizioni a proposito della necessaria attenzione ai ceti produttivi e della necessità di un dibattito e scelte programmatiche meno "ideologizzate": il PD è nato anche per questo. Non mi convince la tesi secondo la quale tutto ciò che oggi non siede più nei bachi di sinistra a Montecitorio e a Palazzo Madama debba essere ritenuto "sinistra radicale", un termine improprio che generalizza posizioni assai diverse tra loro e comunque "utili" perché davvero la voce della sinistra deve essere presente nel dibattito politico anche a livello parlamentare ed io avrei visto bene questa presenza internamente al PD. Un grande partito riformista, laico, che discute al proprio interno, anche in maniera dura ed aspra, ma poi decide ed impegna tutti. L'Italia deve essere Governata rispettando tutti gli altri Paesi, inclusi gli Stati Uniti, rispettando tutte le religioni e tutte le appartenenze ma sensibili alla necessità di superare ogni corporativismo, da qualunque direzione provenga.

Marco Fedi