“Consegneremo al Ministero degli Affari esteri la petizione, che ha raggiunto oltre 15.000 firme, raccolte in Australia, trasmesseci dai Presidenti del Comites di Adelaide, Vincenzo Papandrea, e di Brisbane, Mariangela Stagnitti” – ricordano l’On. Marco Fedi e il Senatore Nino Randazzo.
“Alla vigilia della missione che consentirà ai Parlamentari delle commissioni Esteri di Camera e Senato di prendere visione dello stato dell’arte per quanto concerne l’applicazione delle nuove tecnologie nelle procedure burocratiche e amministrative della nostra rete diplomatico-consolare, è opportuno ricordare – ha dichiarato l’On. Marco Fedi – che anche le nuove soluzioni tecnologiche devono tener conto che vi sono utilizzatori finali dei servizi”. “Persone che oggi chiedono rapporti forti, presenza e vicinanza delle istituzioni e servizi efficienti dalle pubbliche amministrazioni”.
“La petizione è un atto d’amore verso l’Italia e le sue istituzioni” – si legge nella lettera di trasmissione della petizione. “Le comunità italiane di Adelaide e Brisbane hanno voluto esprimere – sottoscrivendo questa petizione – la loro richiesta di mantenere i Consolati delle Circoscrizioni del South Australia e del Queensland”.
“L’ampia documentazione allegata alla petizione – ricorda l’On. Fedi - racconta la storia della protesta, nata dalla gente, e raccolta dai Comites prima di tutto ma successivamente dalle Associazioni e organizzazioni della comunità italiana, che hanno contribuito al suo successo con le oltre 15,000 firme raccolte, 62 lettere di sostegno, interventi dei membri del Parlamento del South Australia e Queensland, e le molteplici iniziative svoltesi a partire da giugno scorso”.
“Siamo convinti che obiettivi e finalità di Governo e Parlamento debbano puntare a garantire piena dignità alla nostra rete diplomatico-consolare nel mondo”.
“I continui tagli e le riduzioni di bilancio si sommano ai problemi organizzativi di una rete consolare che è sicuramente tra le più estese al mondo ma rappresenta anche un elemento di collegamento con le comunità al servizio del sistema Italia nel mondo”.
I rapporti bilaterali tra l’Italia e i vari Stati d’Australia, i progetti regionali, la partecipazione australiana a importanti manifestazioni fieristiche nazionali e regionali, il livello dell’interscambio tra i due Paesi, si fondano su una reciprocità di impegno: la chiusura di un Consolato pone in dubbio tale impegno.
I firmatari della petizione, in sostanza, chiedono di non chiudere i Consolati di Adelaide e Brisbane, di mantenerli in pieno funzionamento, ipotizzando una fase di riorganizzazione che mantenga un impegno in questa parte del mondo, importante anche per il posizionamento italiano ed europeo in South-East Asia e nell’area del Pacifico – ha sottolineato in conclusione l’On. Marco Fedi.
“Alla vigilia della missione che consentirà ai Parlamentari delle commissioni Esteri di Camera e Senato di prendere visione dello stato dell’arte per quanto concerne l’applicazione delle nuove tecnologie nelle procedure burocratiche e amministrative della nostra rete diplomatico-consolare, è opportuno ricordare – ha dichiarato l’On. Marco Fedi – che anche le nuove soluzioni tecnologiche devono tener conto che vi sono utilizzatori finali dei servizi”. “Persone che oggi chiedono rapporti forti, presenza e vicinanza delle istituzioni e servizi efficienti dalle pubbliche amministrazioni”.
“La petizione è un atto d’amore verso l’Italia e le sue istituzioni” – si legge nella lettera di trasmissione della petizione. “Le comunità italiane di Adelaide e Brisbane hanno voluto esprimere – sottoscrivendo questa petizione – la loro richiesta di mantenere i Consolati delle Circoscrizioni del South Australia e del Queensland”.
“L’ampia documentazione allegata alla petizione – ricorda l’On. Fedi - racconta la storia della protesta, nata dalla gente, e raccolta dai Comites prima di tutto ma successivamente dalle Associazioni e organizzazioni della comunità italiana, che hanno contribuito al suo successo con le oltre 15,000 firme raccolte, 62 lettere di sostegno, interventi dei membri del Parlamento del South Australia e Queensland, e le molteplici iniziative svoltesi a partire da giugno scorso”.
“Siamo convinti che obiettivi e finalità di Governo e Parlamento debbano puntare a garantire piena dignità alla nostra rete diplomatico-consolare nel mondo”.
“I continui tagli e le riduzioni di bilancio si sommano ai problemi organizzativi di una rete consolare che è sicuramente tra le più estese al mondo ma rappresenta anche un elemento di collegamento con le comunità al servizio del sistema Italia nel mondo”.
I rapporti bilaterali tra l’Italia e i vari Stati d’Australia, i progetti regionali, la partecipazione australiana a importanti manifestazioni fieristiche nazionali e regionali, il livello dell’interscambio tra i due Paesi, si fondano su una reciprocità di impegno: la chiusura di un Consolato pone in dubbio tale impegno.
I firmatari della petizione, in sostanza, chiedono di non chiudere i Consolati di Adelaide e Brisbane, di mantenerli in pieno funzionamento, ipotizzando una fase di riorganizzazione che mantenga un impegno in questa parte del mondo, importante anche per il posizionamento italiano ed europeo in South-East Asia e nell’area del Pacifico – ha sottolineato in conclusione l’On. Marco Fedi.
Nessun commento:
Posta un commento