martedì 2 febbraio 2010

FEDI (PD): Legittimo impedimento, errore costituzionale e percorso breve verso un secondo lodo Alfano

La posizione del Partito Democratico sul provvedimento definito “legittimo impedimento” è netta e chiara: si tratta di una proposta di legge incostituzionale che continua ad aumentare la distanza con i cittadini, sia sotto il profilo della parità di diritti e doveri che sotto il profilo della urgenza che, in questo momento, dovrebbe portare Governo e maggioranza ad occuparsi degli effetti della crisi economica e della purtroppo inesorabile perdita di posti di lavoro.

Si rischia, però, di dimenticare che in Italia lo strumento del legittimo impedimento esiste già e chi ne ha i requisiti per ricorrervi è già in grado di farlo.

È invece inquietante che, per l’ennesima volta, il governo di centrodestra anteponga al dibattito e al lavoro parlamentare su temi di attualità per l’intera cittadinanza italiana gli interessi di uno sparuto numero di personalità del mondo politico.

Il provvedimento sull’istituto giuridico del legittimo impedimento rischia di essere un cavallo di Troia per introdurre, di fatto, un’immunità. Immunità che, di rinvio in rinvio, potrebbe diventare anche permanente. Un percorso breve, o di transizione, verso un secondo lodo Alfano.

È quindi per ragioni di merito e di metodo che siamo contrari a questa modifica del legittimo impedimento, tutt’altro che necessaria. Essa dimostra ancora una volta che il Governo e chi lo sostiene in Parlamento sono lontani dai problemi del Paese, compresi quelli concernenti la sfera dell’amministrazione giudiziaria.

2 febbraio 2010

Nessun commento: