È
probabile la Farnesina ritenga secondaria la questione del rinnovo di Comites e
Cgie. È possibile che gli Esteri dessero per ampiamente comprese, anche se non
condivise, le ragioni che motivano il rinvio. La mancanza di risorse – ricorda
l’On. Marco Fedi
– non è cosa di poco conto e tutti noi, in un momento di grave difficoltà,
dobbiamo prenderne atto.
Ma
il decreto legge 30 maggio 2012, n. 67, deliberato in Consiglio dei Ministri il
25 maggio, supera il limite oggettivo e ragionevole delle risorse disegnando
una riforma che, di fatto, stravolge l’intero sistema della rappresentanza
condizionando composizione e compiti di questi organismi al contenimento dei
costi, da operare sul metodo di elezione.
Il
Governo avrebbe potuto dimostrare maggiore coraggio imponendo una proroga per
ragioni strettamente economiche ed avviando una riflessione seria sulla riforma
di questi organismi, anche pensando a soluzioni innovative rispetto alle quali,
sia per quanto attiene alla composizione che ai compiti, come per i meccanismi
di elezione, vi sarebbe stata disponibilità al dialogo.
Scrivere
nel decreto che “per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata la
spesa di 2 milioni di euro
per l'anno 2014”
è ulteriore dimostrazione della superficialità con la quale questo decreto è
stato predisposto ed approvato. L’e-voting, infatti, il voto elettronico, che
si realizzi via internet, linee telefoniche, schede perforate, scansione ottica
o postazioni elettroniche comporta costi, dalla progettazione alla
realizzazione fino all’informazione ai cittadini che è sempre sottovalutata,
che sicuramente andranno oltre i 2milioni di euro previsti. Anche perché delle
tre ipotesi, l’unica che comporta il maggiore risparmio, con rischi sicuramente
superiori, è il voto via internet.
È
evidente quindi – conclude Fedi – che ci troviamo davanti a molto più che una
proroga ma al tentativo di delegittimare la rappresentanza ipotizzando una
riforma che, partendo dai presupposti sbagliati, il risparmio, lasci la
Farnesina libera di disegnare la sua controriforma. Sarebbe utile se insieme
provassimo a fare una riforma vera
ma gli eventi degli ultimi giorni indicano che non sarà
facile.
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