Il taglio complessivo delle risorse destinate alle comunità italiane nel mondo, in tre anni di Governo Berlusconi, è stato del 78%. Dai settantatré milioni di euro del 2008 si è passati ai sedici milioni previsti per il 2012. Si tratta – rileva Marco Fedi, deputato PD eletto in Australia – di tutti i capitoli della Direzione Generale Italiani all’Estero e politiche migratorie, esclusi gli stanziamenti per le elezioni dei Comites e il rinnovo del Cgie, per la Conferenza mondiale dei giovani e il museo dell’emigrazione.
Abbiamo assistito ad una continua progressione di tagli, iniziata anche prima che la crisi finanziaria internazionale cominciasse a fornire un alibi alle scelte politiche del Governo Berlusconi – ricorda l’On. Marco Fedi.
Ai tagli a tutti i capitoli per gli italiani all’estero si sommano i tagli alla dotazione della Convenzione tra Presidenza del Consiglio e Rai, che passa dai trentacinque milioni di euro del 2008 a poco più di sei milioni del 2012: un taglio dell’82%.
Il Ministero degli Affari esteri, intanto, conferma la chiusura nel 2012 di Adelaide e Brisbane e ciò avviene in assenza di una vera proposta complessiva di riorganizzazione dei servizi consolari in Australia.
A questo quadro desolante dobbiamo aggiungere il nulla di fatto sul fronte delle prerogative sindacali del personale a contratto del MAE, con la legge approvata solo dalla Camera dei Deputati e bloccata al Senato, e la prossima scadenza delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, introdotte dal Governo Prodi, estese ai residenti all’estero e prorogate fino al 2011.
Abbiamo assistito ad una continua progressione di tagli, iniziata anche prima che la crisi finanziaria internazionale cominciasse a fornire un alibi alle scelte politiche del Governo Berlusconi – ricorda l’On. Marco Fedi.
Ai tagli a tutti i capitoli per gli italiani all’estero si sommano i tagli alla dotazione della Convenzione tra Presidenza del Consiglio e Rai, che passa dai trentacinque milioni di euro del 2008 a poco più di sei milioni del 2012: un taglio dell’82%.
Il Ministero degli Affari esteri, intanto, conferma la chiusura nel 2012 di Adelaide e Brisbane e ciò avviene in assenza di una vera proposta complessiva di riorganizzazione dei servizi consolari in Australia.
A questo quadro desolante dobbiamo aggiungere il nulla di fatto sul fronte delle prerogative sindacali del personale a contratto del MAE, con la legge approvata solo dalla Camera dei Deputati e bloccata al Senato, e la prossima scadenza delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, introdotte dal Governo Prodi, estese ai residenti all’estero e prorogate fino al 2011.
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