martedì 18 marzo 2014
Fedi (PD): Mogherini inaugura il metodo dell'ascolto e del confronto con il Parlamento
Credo si debba riconoscere al Ministro Mogherini di aver lavorato bene e in
poco tempo, con la crisi in Crimea giustamente al centro della sua
attenzione - ricorda l'On. Marco Fedi a margine dell'audizione con il
Ministro degli Affari esteri.
Il metodo di lavoro che il Ministro intende avviare, fatto di ascolto e
confronto con il Parlamento, va sicuramente apprezzato.
Sul tema della riorganizzazione della rete consolare nel mondo e sulla
presenza a livello culturale attraverso gli istituti italiani di cultura
siamo ancora lontani da un serio piano di investimenti strategici. L'ascolto
rischia di arrivare tardi se non si ferma l'ennesima tornata di chiusure,
dalla quale peraltro oggi sono stati salvati i due istituti di cultura di
Stoccarda e Lione. Anche per il rinnovo di Comites e CGIE siamo in forte
ritardo e lo schema di decreto, che prevede voto elettronico e nei seggi,
deve arrivare rapidamente all'attenzione del Parlamento.
Credo sia utile ricordare che la spending review, sulla quale si registra
oggi il forte impegno del Governo Renzi, deve procedere con speditezza, a
invarianza dei servizi, e soprattutto con una netta inversione di tendenza
per quanto riguarda la Farnesina.
Abbiamo apprezzato le buone intenzioni del Ministro Mogherini rispetto alla
disponibilità, da noi auspicata da tempo, a lavorare insieme per trovare le
soluzioni più adeguate alle numerose questioni ancora aperte. Tuttavia – ha
concluso Fedi - occorrono ora uno sforzo ulteriore e un’accelerazione
positiva per definire i contenuti di un'azione riformatrice che risponda
concretamente alle esigenze di servizi delle nostre comunità nel mondo e
alla necessità di promozione culturale ed economica del nostro Paese.
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