lunedì 10 dicembre 2012

Fedi (PD): Una quasi crisi per elezioni poco anticipate


Credo sia giusto rilevare che avremmo potuto chiudere la legislatura senza traumi e accelerazioni populiste. Il centrodestra ha scelto un percorso diverso. Le dichiarazioni di Alfano alla Camera equivalgono alla sfiducia al Governo Monti ed è quindi giusto che se ne traggano le conseguenze politiche.
È vero che saremmo arrivati alla fine della legislatura, comunque, a distanza di poche settimane ma sarebbe stato un gesto di responsabilità istituzionale arrivarci in ordine e chiudendo degnamente la fase transitoria del Governo di Mario Monti, con le luci e le ombre che l’hanno contraddistinto, ma comunque con gratitudine per il suo lavoro, per aver assunto responsabilità di governo in un momento di grave difficoltà del Paese.
Il Partito Democratico ha sostenuto con lealtà il Governo Monti, non rinunciando alle critiche, diventate puntualmente modifiche parlamentari, e oggi tradotte anche in proposta politica per il governo del paese.
Il PD è pronto al confronto elettorale, naturale sbocco istituzionale di ogni fine legislatura. Per questa ragione – ricorda Fedi – anche all'estero, anche le comunità italiane nel mondo che seguono con apprensione l’evoluzione della crisi economica in Italia e in Europa, avrebbero preferito una conclusione meno caotica della legislatura.
Non è ancora chiaro quando andremo al voto, sappiamo che il PDL – con il ritorno di Silvio Berlusconi – non ha alcuna intenzione di rinnovarsi e propone un ritorno al passato, annunciato da un’apertura di campagna elettorale dai toni populisti e infarcita di anti politica. Un danno grave per l’Italia e per l’intera Europa.
Abbiamo il dovere e la responsabilità – ha concluso l’On. Marco Fedi – di predisporre una serie di proposte forti e di riforme credibili per le comunità italiane nel mondo.

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