lunedì 5 agosto 2013

Fedi (PD): Chiusura Consolati anche nostra responsabilità?


Questa volta il PD deve metterci la faccia perché la firma politica sulla decisione di chiudere consolati è anche la nostra!
Dopo una legislatura all’opposizione del Governo Berlusconi, dopo anni di pessime scelte politiche, dopo tagli ai capitoli per gli italiani nel mondo, chiusure di Consolati, rinvio su rinvio delle elezioni per il rinnovo degli organismi di rappresentanza, mancanza di proposte e di riforme, il PDL oggi pare risorgere. Con Berlusconi che si dichiara "vittima" della giustizia, Archi che si comporta da paladino degli italiani nel mondo e altri che chiedono le elezioni di Comites e Cgie, quando, fino a ieri, sono stati gli artefici del rinvio.
Credo sia sempre utile fornire una lettura critica. Una sana critica è ancora più importante quando la maggioranza di oggi rischia di avere l'unanimità sul nulla, di ratificare scelte politiche gravi, come la chiusura di Consolati, o peggio un'unanime paralisi rispetto ai temi più urgenti per gli italiani nel mondo.
Ho condiviso le ragioni dell'unico Governo possibile, il Governo Letta.
Sui temi degli italiani all'estero, però, ho assistito all’audizione con il Vice Ministro Archi (PDL) che non ha affrontato il tema del coordinamento, indispensabile in una condizione di eccessiva frammentazione delle responsabilità politiche. In un Ministero che già è eccessivamente suddiviso tra centri di spesa e Direzioni Generali, lo spacchettamento delle deleghe rappresenta una nuova complicazione per il lavoro di coordinamento.
E non basta parlare di Circoscrizione estero e voto per corrispondenza quando il Ministero degli esteri lavora al voto elettronico e il Ministero dell'Interno non vuole il voto per corrispondenza.
Con la decisione inaspettata di Bonino e Dassù che non hanno rispettato il patto siglato con il Ministro Terzi per tornare in Parlamento prima di ogni decisione, ci assumiamo infine una responsabilità politica grave, penalizzando i servizi e privilegiando i costi amministrativi interni della Farnesina non toccati dalla spending review.

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