In dichiarazione di voto per il gruppo
del Partito Democratico ho ricordato che l’accordo tra il Governo italiano
e l'OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, riguarda l’ufficio
regionale per l'Europa. Si tratta di un
accordo teso a garantire l’operatività della sede di Venezia che
fornisce supporto tecnico agli Stati per il rafforzamento della capacità
di intervenire in materia di salute e sui fattori sociali che la
determinano. In particolare il raggiungimento degli obiettivi fissati
nel documento “Salute 2020” che costituisce un importante benchmark a
livello di Nazioni Unite e World Health Organization. In sostanza il voto
favorevole del PD tiene conto dell’importante ruolo svolto dall’OMS,
degli obblighi internazionali assunti dall’Italia e della dislocazione in
territorio nazionale di importanti centri di rappresentanza internazionale
ed europea.
L’accordo con il Kazakhstan, per la cooperazione nel contrasto
alla criminalità organizzata, al traffico illecito di sostanze
stupefacenti e psicotrope, al terrorismo e ad altre forme di
criminalità, si affianca agli altri due provvedimenti sottoscritti
con Astana esaminati recentemente dal Parlamento in materia di
trasferimento delle persone condannate e di cooperazione militare. È un
altro passo teso a rafforzare la cooperazione con il Kazakhstan e,
contestualmente, a favorire la presenza strategica del nostro Paese e
dell’Europa in Asia centrale. L'Accordo è inteso a prevenire, contrastare
e reprimere la criminalità organizzata e i reati ad essa connessi, in
particolare quelli relativi al traffico di sostanze stupefacenti, all'immigrazione
clandestina e al terrorismo, in conformità alle rispettive legislazioni
nazionali e agli accordi internazionali riconosciuti dai nostri due Paesi.
Evocare questo impegno comune dei due Paesi dovrebbe già soddisfare anche
le valutazioni critiche, legittime, ma sbagliate, sul Kazakhstan e sulle
sue credenziali in materia di rispetto dei diritti umani. Lo diciamo senza
remore: un accordo teso a contrastare ogni forma di criminalità e di
attività criminale o delittuosa in genere e di contrasto al terrorismo
deve trovarci, oggi più che mai, fermamente impegnati nella ratifica e
piena implementazione degli strumenti di ratifica. Questa scelta
rafforza noi e il contrasto a ogni forma di criminalità internazionale,
oltre a creare le condizioni per una crescita culturale, sociale e
politica, nel pieno rispetto dei diritti umani, per tutti i paesi
che si riconoscono in una comunità internazionale.
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