“Il comitato per gli italiani nel mondo della Commissione affari esteri della Camera ha un ruolo importante. Dobbiamo garantirne il funzionamento. D’accordo quindi sulle riforme e sul percorso per arrivarvi. Ma il comitato deve funzionare anche in questa situazione di emergenza con i tagli apportati ai capitoli per gli italiani nel mondo” – ha sottolineato l’On. Marco Fedi durante i lavori del Comitato. “Lavorare sugli emendamenti presentati da opposizione e maggioranza per sostenerli, ad esempio, o proporre ordini del giorno alla commissione affari esteri, ad esempio. Come sarebbe stato utile svolgere la discussione sull’ordine del giorno che propone il rinvio dei Comites e del Cgie nella sede del Comitato prima che in Commissione” – ha ribadito l’On. Fedi. “Rinvio che continuo a ritenere sbagliato poiché siamo in assenza di proposte di riforma, non vi sono impegni per recuperare le risorse destinate allo svolgimento delle elezioni sui capitoli degli italiani all’estero e non si sono indicati i tempi del rinvio stesso, a fronte invece di Comitati che attendono il necessario rinnovamento”. “Occorre avviare un lavoro razionale: fare il punto della situazione sulle proposte di riforma già presentate, svolgere audizioni e discutere delle riforme, dalla scuola alla cultura. Ma abbiamo anche il compito di approfondire temi come quelli legati alla sicurezza sociale, o ai diritti sindacali, anche se questi temi fanno riferimento ad altre commissioni di merito” – ha dichiarato Fedi. “Bene quindi con il Cgie ma propongo anche i sindacati per la sicurezza sociale, per i diritti sindacali, per la scuola”.
“Il Comitato può fare un lavoro di sintesi e di approfondimento utile alla Commissione affari esteri ed a tutto il Parlamento: dobbiamo evitare che si trasformi unicamente nel luogo delle tensioni e della critica che comunque – particolarmente in questi momenti – sono forti e giuste” – ha concluso l’On. Marco Fedi.
“Il Comitato può fare un lavoro di sintesi e di approfondimento utile alla Commissione affari esteri ed a tutto il Parlamento: dobbiamo evitare che si trasformi unicamente nel luogo delle tensioni e della critica che comunque – particolarmente in questi momenti – sono forti e giuste” – ha concluso l’On. Marco Fedi.
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