“Il testo unificato di riforma della legge 91/92 sulla cittadinanza che sta emergendo dai lavori della Commissione affari costituzionali non raccoglie i contenuti delle proposte di legge avanzate dagli eletti all’estero ed è profondamente diverso dal testo Sarubbi-Granata sul quale avevamo riposto molte speranze” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi.
“Non solo perché la proposta Sarubbi-Granata raccoglieva gli elementi più importanti per gli italiani all’estero – cioè la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana e il superamento della discriminazione nei confronti delle donne – ma per gli elementi innovativi relativamente ai “nuovi italiani” per i quali si sarebbe dovuto aprire un percorso abbreviato”.
“La proposta che emerge è priva di riferimenti per gli italiani nel mondo e propone, invece, per gli immigrati un vero e proprio percorso a ostacoli nel processo di naturalizzazione che, comunque, rimane complessivamente immutato nella sua lunghezza, cioè 10 anni” – ha sottolineato l’On. Marco Fedi.
“Non solo perché la proposta Sarubbi-Granata raccoglieva gli elementi più importanti per gli italiani all’estero – cioè la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana e il superamento della discriminazione nei confronti delle donne – ma per gli elementi innovativi relativamente ai “nuovi italiani” per i quali si sarebbe dovuto aprire un percorso abbreviato”.
“La proposta che emerge è priva di riferimenti per gli italiani nel mondo e propone, invece, per gli immigrati un vero e proprio percorso a ostacoli nel processo di naturalizzazione che, comunque, rimane complessivamente immutato nella sua lunghezza, cioè 10 anni” – ha sottolineato l’On. Marco Fedi.
Nessun commento:
Posta un commento