La crescita dell’export è un segnale positivo ma non sufficiente a dare stabilità a un settore – quello del commercio con l’estero – che soffre anche per le incertezze e i ritardi del Governo.
L’aumento contemporaneo del deficit commerciale, il ritardo con il quale si affrontano le riforme di questo importante e delicato settore e le incertezze manifestate dal Governo nella manovra economica – ha sottolineato l’On. Marco Fedi – rappresentano ulteriori elementi di preoccupazione.
Invece delle riforme degli strumenti di internazionalizzazione – ha ricordato l’On. Marco Fedi - che dovrebbero essere affrontate dal Governo nell’ambito delle deleghe contenute nella Legge 23 luglio 2009 n. 99 – il Governo aveva semplicemente proposto l’eliminazione dell’I.C.E. per poi fare marcia indietro.
Oggi dovremmo preoccuparci di riprendere quel cammino per dare autentici strumenti di “internazionalizzazione” al “made in Italy” in un momento favorevole per le esportazioni e l’Istituto per il Commercio Estero deve essere al centro di questo processo.
Analogamente – conclude Fedi – occorre verificare le condizioni per rafforzare gli accordi di programma e di partenariato con le Regioni per dare opportunità al federalismo anche nel settore della promozione commerciale.
L’aumento contemporaneo del deficit commerciale, il ritardo con il quale si affrontano le riforme di questo importante e delicato settore e le incertezze manifestate dal Governo nella manovra economica – ha sottolineato l’On. Marco Fedi – rappresentano ulteriori elementi di preoccupazione.
Invece delle riforme degli strumenti di internazionalizzazione – ha ricordato l’On. Marco Fedi - che dovrebbero essere affrontate dal Governo nell’ambito delle deleghe contenute nella Legge 23 luglio 2009 n. 99 – il Governo aveva semplicemente proposto l’eliminazione dell’I.C.E. per poi fare marcia indietro.
Oggi dovremmo preoccuparci di riprendere quel cammino per dare autentici strumenti di “internazionalizzazione” al “made in Italy” in un momento favorevole per le esportazioni e l’Istituto per il Commercio Estero deve essere al centro di questo processo.
Analogamente – conclude Fedi – occorre verificare le condizioni per rafforzare gli accordi di programma e di partenariato con le Regioni per dare opportunità al federalismo anche nel settore della promozione commerciale.
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