“Lo scudo fiscale è stato voluto e votato dal centrodestra, non dimentichiamolo”. L’On. Marco Fedi si dice “amareggiato da questa polemica sulle assenze al voto sullo scudo fiscale. La legittima indignazione per l’approvazione di questa misura deprecabile che premia gli evasori fiscali, perfino se coinvolti nella criminalità organizzata, non può far dimenticare che essa è stata elaborata e portata al voto di fiducia dal Governo Berlusconi e dalla sua maggioranza parlamentare, che ne assumono pertanto la responsabilità integrale. Né si può cancellare con tanta facilità il ruolo del Partito Democratico nell’ambito della forte opposizione a questo provvedimento manifestatasi nel Parlamento e nel Paese.
Dal canto mio – continua il deputato democratico – ricordo di aver da tempo diffuso a mezzo stampa le mie riflessioni di critica severa allo scudo fiscale, ribadendo come esso mortifichi la reputazione del nostro Paese all’estero e, al contempo, la dignità di tutti i contribuenti onesti. A dimostrazione di ciò – insiste l’On. Fedi – ho anche presentato alla Camera un ordine del giorno con la richiesta al Governo di rimediare almeno in parte al danno, destinando una quota adeguata delle risorse derivate dall’applicazione di questo condono alla cooperazione allo sviluppo verso i Paesi più poveri. La maggioranza si è dimostrata insensibile anche a questa sollecitazione, accantonando nuovamente gli impegni alla solidarietà internazionale assunti in sede europea e al G8, nonostante il ritardo dell’Italia nella lotta alla povertà mondiale. Del resto, sono state bocciate proposte analoghe che impegnavano a investire parte delle risorse recuperate per il sostegno ai meno abbienti, la scuola e il sistema carcerario.
Questa vicenda la dica lunga – conclude il deputato del PD – sul fatto che è il centrodestra, e non altri, il responsabile dell’approvazione di questo pessimo scudo fiscale”.
Dal canto mio – continua il deputato democratico – ricordo di aver da tempo diffuso a mezzo stampa le mie riflessioni di critica severa allo scudo fiscale, ribadendo come esso mortifichi la reputazione del nostro Paese all’estero e, al contempo, la dignità di tutti i contribuenti onesti. A dimostrazione di ciò – insiste l’On. Fedi – ho anche presentato alla Camera un ordine del giorno con la richiesta al Governo di rimediare almeno in parte al danno, destinando una quota adeguata delle risorse derivate dall’applicazione di questo condono alla cooperazione allo sviluppo verso i Paesi più poveri. La maggioranza si è dimostrata insensibile anche a questa sollecitazione, accantonando nuovamente gli impegni alla solidarietà internazionale assunti in sede europea e al G8, nonostante il ritardo dell’Italia nella lotta alla povertà mondiale. Del resto, sono state bocciate proposte analoghe che impegnavano a investire parte delle risorse recuperate per il sostegno ai meno abbienti, la scuola e il sistema carcerario.
Questa vicenda la dica lunga – conclude il deputato del PD – sul fatto che è il centrodestra, e non altri, il responsabile dell’approvazione di questo pessimo scudo fiscale”.
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