sabato 27 settembre 2008

I tagli del governo agli italiani all'estero: "73, 80, 53, tombola!"

“Sono questi numeri la sostanza, i milioni di euro, dei capitoli tradizionalmente rivolti alle comunità italiane nel mondo delle 6 ultime leggi di bilancio, indicate dal sottosegretario Mantica durante l’audizione in sede di Comitato per gli italiani all’estero della Commissione Affari esteri della Camera” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi. “Rappresentano il passaggio dall’era della stabilizzazione, che di fatto attestava i capitoli sui 73 milioni di euro, insufficienti a coprire le esigenze reali delle comunità italiane all’estero, vista l’erosione dovuta al costo della vita, alla breve stagione del considerevole aumento realizzatosi durante il Governo Prodi, fino ai tagli proposti nella finanzia per il 2009 dal Governo Berlusconi. A cui seguiranno altri tagli – sempre secondo le dichiarazioni di esponenti del Governo” – ha ricordato l’On. Fedi.
“Un taglio di oltre 20 milioni di euro ai capitoli direttamente destinati alle iniziative per gli italiani all’estero rischia di determinare proprio quella spirale di arretramento della spesa per le politiche migratorie che avevamo denunciato, anche dopo i tagli già apportati dalla conversione del decreto sulla salvaguardia del potere di acquisto delle famiglie. È preoccupante anche la scelta politica di apportare tagli senza fare riforme” – ha sottolineato Marco Fedi.
“Siamo sempre stati pronti al confronto con la maggioranza e con il Governo rispetto alla necessità di fare le riforme. Siamo pronti al dialogo. Naturalmente faremo opposizione forte ai tagli, ci opporremo alle proposte che non condividiamo e che non vanno – a nostro giudizio – in direzione di dare dignità e credibilità al sistema Italia all’estero. Siamo pronti a lavorare sui punti concreti rispetto ai quali sarà possibile trovare un accordo con la maggioranza e con il Governo, a partire dalla riforma degli Istituti di cultura, della promozione e diffusione della lingua italiana fino alla riforma elettorale. Vanno indicate le priorità. Per fare le riforme, ricordo a tutti, dobbiamo avere anche Comites e Cgie che siano in carica con pienezza di mandato” – ha concluso l’On. Marco Fedi.

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