“Mancanza di personale, forte rischio di non poter pagare le bollette elettriche e telefoniche, possibile carico dei costi sugli utenti e ritardi nell’invio di atti e certificazioni. Quella della rete diplomatico-consolare è una vera emergenza. Il Governo intervenga rapidamente”. L’On. Marco Fedi, parlamentare del Partito Democratico eletto all’estero, attraverso un’interrogazione al Ministro degli Esteri, lancia un grido di allarme sulla condizione economica in cui versa parte della rete diplomatico-consolare italiana, tale da rendere molto spesso inadeguata la qualità del servizio offerto.
L’On. Fedi ricorda di aver denunciato come le ultime finanziarie e le varie manovre di bilancio degli anni recenti siano state caratterizzate da “drastiche riduzioni dei capitoli di bilancio relativi al funzionamento della rete diplomatico-consolare”.
Tutto ciò ha portato a una rete che “è oggi dotata di organici che sono inferiori al minimo previsto e non consentono un’adeguata azione di servizio nei confronti delle nostre comunità”, anche a causa del fatto che “nell’ultima lista trasferimenti 1/4 dei posti esistenti presso le rappresentanze estere non è stato coperto”.
Inoltre, la mancanza di risorse economiche ha condotto i Consolati e i Consolati Generali di alcune circoscrizioni alla situazione gravissima di non essere “in grado di pagare le bollette telefoniche e dell’energia elettrica”. A ciò si aggiunga che, a causa dei tagli al capitolo delle spese postali, “chili di posta si stanno accumulando presso gli archivi delle rappresentanze in attesa di una soluzione”.
Com’è evidente “questa situazione rischia di tradursi in disservizi e lungaggini burocratiche nei rapporti con le pubbliche amministrazioni dello Stato italiano, oltre a dare una pessima immagine dell’Italia all’estero”, con utenti sui quali già si scarica l’elevato “costo della preparazione di atti e certificati a seguito della necessaria apposizione dell’apostille” (specifica annotazione che deve essere fatta sull’originale del certificato rilasciato dalle autorità competenti del Paese interessato).
Pertanto, nella sua interrogazione, l’On. Fedi chiede al Ministro degli Esteri di “garantire l’espletamento dei compiti essenziali affidati alla rete diplomatico-consolare italiana nel mondo, tra cui la trasmissione di atti, certificati e comunicazioni concernenti il rapporto tra cittadini-utenti e pubbliche amministrazioni dello Stato italiano”. A tal fine, è necessario che la rete sia dotata “di adeguate risorse” economiche. Infine, il parlamentare del PD invita a “promuovere azioni tese a completare, anche con soluzioni innovative ed assunzioni in loco, gli organici di molti Consolati ed Ambasciate che soffrono di carenze croniche di personale di ruolo e a contratto locale”.
L’On. Fedi ricorda di aver denunciato come le ultime finanziarie e le varie manovre di bilancio degli anni recenti siano state caratterizzate da “drastiche riduzioni dei capitoli di bilancio relativi al funzionamento della rete diplomatico-consolare”.
Tutto ciò ha portato a una rete che “è oggi dotata di organici che sono inferiori al minimo previsto e non consentono un’adeguata azione di servizio nei confronti delle nostre comunità”, anche a causa del fatto che “nell’ultima lista trasferimenti 1/4 dei posti esistenti presso le rappresentanze estere non è stato coperto”.
Inoltre, la mancanza di risorse economiche ha condotto i Consolati e i Consolati Generali di alcune circoscrizioni alla situazione gravissima di non essere “in grado di pagare le bollette telefoniche e dell’energia elettrica”. A ciò si aggiunga che, a causa dei tagli al capitolo delle spese postali, “chili di posta si stanno accumulando presso gli archivi delle rappresentanze in attesa di una soluzione”.
Com’è evidente “questa situazione rischia di tradursi in disservizi e lungaggini burocratiche nei rapporti con le pubbliche amministrazioni dello Stato italiano, oltre a dare una pessima immagine dell’Italia all’estero”, con utenti sui quali già si scarica l’elevato “costo della preparazione di atti e certificati a seguito della necessaria apposizione dell’apostille” (specifica annotazione che deve essere fatta sull’originale del certificato rilasciato dalle autorità competenti del Paese interessato).
Pertanto, nella sua interrogazione, l’On. Fedi chiede al Ministro degli Esteri di “garantire l’espletamento dei compiti essenziali affidati alla rete diplomatico-consolare italiana nel mondo, tra cui la trasmissione di atti, certificati e comunicazioni concernenti il rapporto tra cittadini-utenti e pubbliche amministrazioni dello Stato italiano”. A tal fine, è necessario che la rete sia dotata “di adeguate risorse” economiche. Infine, il parlamentare del PD invita a “promuovere azioni tese a completare, anche con soluzioni innovative ed assunzioni in loco, gli organici di molti Consolati ed Ambasciate che soffrono di carenze croniche di personale di ruolo e a contratto locale”.
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