“Gli incontri con la comunità italiana e con i Comitati degli italiani all’estero sono preziosi momenti di approfondimento dei temi che riguardano le comunità all’estero”. “Come parlamentare è stato per me utilissimo partecipare all’incontro del 7 marzo scorso con i Presidenti dei Comites d’Australia seguito subito dopo da un incontro con la comunità italiana del Victoria” – ha sottolineato l’On. Marco Fedi, appena rientrato da Melbourne.
“I Presidenti dei Comitati hanno espresso l’auspicio che si modifichi la Costituzione mantenendo una rappresentanza parlamentare che sia espressione delle comunità all’estero”. “In ogni caso non intendono rinunciare all’esercizio in loco del diritto di voto” – ha spiegato Fedi.
“Comites e comunità italiana chiedono una riforma dei Comitati che ne rafforzi il ruolo comunitario, le competenze, la democrazia – ampliando la partecipazione di donne e giovani – e la capacità di spesa, oggi limitata da tante interpretazioni restrittive”. “Propongono una legge di riforma del CGIE che porti a una riduzione sia del numero dei componenti che del numero di riunioni, ad un maggiore collegamento con i Comites, sia con le assemblee continentali che la plenaria e quindi ad una maggiore funzionalità”. “Soprattutto chiedono che si proceda celermente ad un confronto su questi temi, alla convocazione di un “summit” con le comunità italiane nel mondo ed i suoi rappresentanti, per far partire il dialogo e il confronto sulle riforme, lavorando per recuperare risorse rispetto ai tagli gravissimi che hanno colpito sia i capitoli di bilancio del MAE a favore delle comunità che la rete diplomatico-consolare”. “Il nostro lavoro nei prossimi mesi deve partire da questi utili suggerimenti” – ha concluso l’On. Marco Fedi.
“I Presidenti dei Comitati hanno espresso l’auspicio che si modifichi la Costituzione mantenendo una rappresentanza parlamentare che sia espressione delle comunità all’estero”. “In ogni caso non intendono rinunciare all’esercizio in loco del diritto di voto” – ha spiegato Fedi.
“Comites e comunità italiana chiedono una riforma dei Comitati che ne rafforzi il ruolo comunitario, le competenze, la democrazia – ampliando la partecipazione di donne e giovani – e la capacità di spesa, oggi limitata da tante interpretazioni restrittive”. “Propongono una legge di riforma del CGIE che porti a una riduzione sia del numero dei componenti che del numero di riunioni, ad un maggiore collegamento con i Comites, sia con le assemblee continentali che la plenaria e quindi ad una maggiore funzionalità”. “Soprattutto chiedono che si proceda celermente ad un confronto su questi temi, alla convocazione di un “summit” con le comunità italiane nel mondo ed i suoi rappresentanti, per far partire il dialogo e il confronto sulle riforme, lavorando per recuperare risorse rispetto ai tagli gravissimi che hanno colpito sia i capitoli di bilancio del MAE a favore delle comunità che la rete diplomatico-consolare”. “Il nostro lavoro nei prossimi mesi deve partire da questi utili suggerimenti” – ha concluso l’On. Marco Fedi.
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