“Veniamo da lontano, dai secoli della nostra storia, ma non avremmo fatto molta strada se non avessimo voluto, scelto e costruito l’Unità d’Italia, la Liberazione dal nazifascismo e la Costituzione Repubblicana” – riflette l’On. Marco Fedi a margine della celebrazione comunitaria svoltasi domenica 30 maggio a Melbourne, nella cornice di Piazza Italia.
“I passaggi successivi, dalla crescita economica alla costruzione europea fino all’unione monetaria, sono momenti che hanno visto il significativo impegno delle nostre Istituzioni e dei cittadini italiani. Anche i residenti all’estero”.
“Nel mio intervento ho ribadito che la storia dell’emigrazione è stata parte di questo processo di costruzione dell’Italia moderna. Anche nel mondo. Una storia fatta di sacrifici, di lavoro, di solidarietà ed impegno. Una storia fatta anche di discriminazione, razzismo e sofferenze, prima di arrivare ai processi d’integrazione oggi in atto. Una storia di cui nessuno deve vergognarsi. Una storia che deve essere raccontata, nella sua essenza” – ha continuato Fedi.
“L’Anniversario della fondazione della Repubblica, nell’anno in cui si celebra il 150° dell’Unità d’Italia, riveste una particolare importanza. È un anniversario che ricorda a tutti noi quali sono i pilastri della nostra identità: l’Unità del popolo italiano, la Costituzione della Repubblica e le sue Istituzioni. Generazioni di italiane ed italiani, attraverso guerre, tragedie, difficoltà e momenti di solidarietà e profonda unità nazionale, attraverso la storia, hanno costruito un Paese libero e democratico. Le comunità di italiane ed italiani nel mondo sono state protagoniste delle stagioni dello sviluppo e della crescita. Non solo in Italia. Anche per l’Italia: dall’Europa, dall’Australia e dal mondo”.
“L’Italia che dobbiamo continuare a costruire – anche per le generazioni future – deve essere quella dell’incontro, del confronto delle idee e della solidarietà. L’Italia che avvicina, a livello economico e sociale, il Nord e il Sud. L’Italia che trova soluzioni nuove per affrontare la crisi economica. Non spostando Ministeri ma con le riforme e gli investimenti. L’Italia che investe per il lavoro. L’Italia che investe anche per la sua presenza nel mondo, a livello culturale, per la promozione della lingua italiana, per i rapporti commerciali” – ricorda l’On. Marco Fedi.
“Le divisioni della politica sono forti ovunque ma esiste una linea ferma di distinzione tra l’avere idee diverse per guidare un Governo ed un Paese ed il riconoscere i valori ed i simboli che devono unirci. Anche i segnali di profondo cambiamento che arrivano dalle elezioni amministrative in importanti città italiane ci dicono che dobbiamo tornare a parlare dei problemi reali della gente”.
“Per queste ragioni il nostro Viva l’Italia deve essere oggi ancora più forte. Proviene da migranti e cittadini italiani che ogni giorno promuovono, con la stessa convinzione e determinazione di ieri, la migliore immagine dell’Italia, le sue tradizioni e cultura e la sua lingua”.
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