I temi da affrontare nella programmazione dei lavori del Comitato per gli
italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese della
Camera.
“Lo spettro
dei problemi da affrontare nei lavori del Comitato è ampio e variegato, dai temi
tradizionali come la rete consolare e la promozione linguistica e culturale,
alla cittadinanza e alla sicurezza sociale. Sarà dunque utile ascoltare con
attenzione il Governo su ciascuno di questi aspetti. Voglio sottolineare,
inoltre, che si avverte una profonda esigenza di coordinamento di tutte le
politiche che riguardano la promozione dell’Italia nel mondo ” – ha
affermato l’On.
Fedi in sede di prima riunione del Comitato per gli italiani
nel mondo e promozione del sistema paese della Camera. “Un coordinamento
necessario se pensiamo che oggi la Farnesina si occupa anche di promozione
economica e commerciale, di turismo, di ricerca scientifica e tecnologica. Un
Ministero degli esteri impegnato a rafforzare la nostra presenza nel mondo,
talvolta al di là di stretti obblighi normativi, deve risponderne in termini di
strategie, obiettivi e risultati da raggiungere. L’azione del Parlamento, a
partire dal nostro Comitato, deve essere di controllo e di indirizzo sulla
globalità di questa nuova azione.
Le recenti
convenzioni con il Touring Club italiano, per il sostegno alla promozione del
turismo verso l’Italia, e con il CNR, per la rete della ricerca scientifica e
tecnologica nel mondo – ha proseguito Fedi - sono un buon esempio di quanto sia
importante sviluppare un percorso parallelo di riforma di settori strategici per
il nostro Paese.
E’ urgente una
ricognizione sui nuovi flussi migratori, un fenomeno che assume le
caratteristiche di un vero e proprio esodo dall'Italia. Così come è
indispensabile verificare le nuove necessità di tutela, accanto al regime
pensionistico esistente, che dovremmo continuare ad esaminare con l’INPS in
relazione alle condizioni, spesso peggiorate, del sistema di pagamento delle
pensioni o di verifica dell’esistenza in vita o degli
indebiti.
Il tema della
promozione del sistema Italia nel mondo , che è nell'intestazione di questo
Comitato, richiede una riflessione non
meno approfondita. Ogni giorno si perdono opportunità legate alla diffusione del
made in Italy e ad investimenti
stranieri in Italia e quindi porrei tra le priorità anche audizioni dirette a
delineare nuove forme di promozione economico-commerciale in ambito globale.
Non potremo
eludere, inoltre, la crisi crescente nel settore dell’informazione, sia per le
testate storiche dell’emigrazione, che chiudono e lasciano un vuoto, che per i
ritardi nell'approvare nuovi criteri per l’erogazione dei contributi ai
periodici. Senza trascurare il fatto che abbiamo una Rai internazionale che non
è oggi in grado di rispondere alle sfide dell’informazione e della comunicazione
globale.
Volendo
toccare alcuni temi specifici, credo che il Comitato possa anticipare la
discussione sul tema della cittadinanza, in particolare su jus soli e jus sanguinis, impegnando il Parlamento
a mantenere i capisaldi attraverso i quali i due principi si possono attuare in
modo coordinato, risolvendo anche l’annosa condizione di discriminazione nei
confronti delle donne.
E’ prioritario
per il nostro Paese avere una nuova proposta per diffondere lingua e cultura
italiane nel mondo. La rete diplomatico-consolare, inoltre, va rafforzata
garantendo i diritti del personale a contratto. Soprattutto, una grande
attenzione dovremmo avere per le proposte innovative che sono state presentate
in questa legislatura, riguardanti ad esempio le forme di aggregazione e
l’associazionismo, la rete della ricerca scientifica italiana nel mondo, il tema
delle “migrazioni” come elemento centrale sia nella formazione scolastica che
nella rete museale del nostro Paese.
Credo possa
essere utile, infine, lavorare per una risoluzione in Commissione Esteri che
impegni le forze politiche e il Governo, nell'ottica dell’esercizio in loco del
diritto di voto, a mantenerne inalterato lo spirito iniziale di pieno
riconoscimento dei diritti di cittadinanza degli italiani all'estero, senza
insopportabili parzialità e mutilazioni.
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