Il Senato della Repubblica, in
occasione della conversione in legge del DL 63/2012, recante “disposizioni
urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di
vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale”, ha
giustamente sanato una lacuna del decreto inserendo a pieno titolo nel
provvedimento sia i periodici che le pubblicazioni per
l’estero.
La discussione è stata comunque
utile per affermare il principio, condiviso da tutti i gruppi parlamentari, che
il settore dell’editoria è strategico per la presenza italiana nel mondo e che
deve trovare momenti di maggiore attenzione politica – hanno ricordato Fedi e
Porta intervenuti durante il dibattito.
Unanime anche l’impegno a seguire i
passi successivi, dall’emanazione del DPR che dovrà fissare i criteri per
l’erogazione dei contributi fino all’applicazione pratica delle nuove norme
sull’editoria.
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