Il presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Graziano Delrio ha rispostoai parlamentari eletti all’estero e ha garantito il suo impegno a sostenere l’opportunità dideliberare l’agevolazione sull’IMU resa possibile dalla legge.
I parlamentari (Bucchino, Farina, Fedi, Garavini, Merlo, Narducci, Picchi, Porta, Micheloni e Randazzo) avevano scritto all’ANCI e all’IFEL chiedendo l’interessamento dei due Enti al fine di sensibilizzare i Comuni italiani a farsi carico delle necessità e delle legittime istanze dei cittadini emigrati i quali chiedono che siano mantenute quelle agevolazioni che lo Stato italiano aveva riconosciuto con lungimiranza fin dal 1993 (e cioè l’equiparazione all’abitazioneprincipale dell’immobile posseduto in Italia dagli italiani residenti all’estero ai fini dell’imposta comunale sugli immobili).
La legge istitutiva dell’IMU entrata in vigore dal 2012 e che ha abrogato l’ICI, prevede che i comuni, nell’ambito della propria potestà regolamentare, possono estendere alle unità immobiliari possedute in Italia dagli italiani residenti all’estero lo stesso trattamento previsto per l’abitazione principale, vale a dire l’aliquota ridotta e la detrazione di base.
L’applicazione di tale agevolazione, nota il presidente dell’ANCI nella sua lettera di risposta ai parlamentari, non è tuttavia neutrale rispetto alle risorse degli Enti locali e comporta quindi una perdita di risorse.
Del Rio confida comunque che i Comuni vogliano cogliere l’opportunità della previsione di legge, sulla base delle effettive situazioni locali, in considerazione non solo del valore sociale – e anche simbolico – dell’agevolazione, ma anche dell’impatto relativamente ridotto in termini di perdita di risorse che il dispositivo citato comporta.
I parlamentari eletti all’estero auspicano quindi che ci sia un effettivo interessamento da parte dell’ANCI per orientare in senso favorevole agli italiani all’estero le prossime delibere dei Comuni e che i Comuni abbiano la sensibilità di accogliere le richieste di decine di migliaia di nostri connazionali.
2 commenti:
L'impegno di Delrio, purtroppo, pare non abbia ottenuto il consenso dei Comuni.
Dalle delibere comunali che ho potuto consultare (Ravenna, Firenze) l'immobile appartenente a non residente e' soggetto ad aliquota ordinaria (casa non di residenza).
Certo, in Italia ci sono piu' di 8.000 comuni, ma dubito che molti Comuni ammetteranno l'esenzione dall'imposta ordinaria.
L'unico dubbio che ho, vista l'applicazione dell'imposta, e' legato al fatto che a medesima categoria di contribuente corrispondera' un applicazione diversa (comuni che ammetto e comuni che non ammettono l'esenzione).
Ma non siamo tutti uguali di fronte alla legge ?
Se poi nessun comune ammettera' l'esenzione, allora siamo dinnanzi ad una beffa.
Caro Tiziano Matteucci, premetto che avremmo preferito chiarezza su questo punto e, proprio su nostra iniziativa, avevamo in tal senso presentato emendamenti. Il Governo ha ritenuto di trasferire questa responsabilità ai Comuni con la conseguenza di creare non solo una potenziale diseguaglianza ma anche un potenziale nulla di fatto, come Lei giustamente indica. Abbiamo scritto a DelRio proprio perché preoccupati da entrambi i rischi e chiedevamo sensibilità ai Comuni, sollecitata dall'ANCI. Non rinunciamo ad ulteriori tentativi di modifica e spero di poterle dare buone notizie in seguito. Grazie.
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