“E’ auspicabile che i protocolli d’intesa per lo scambio di assistenti di lingua vengano estesi dall’Italia anche ai paesi extraeuropei e, in particolare, sono in favore di un’iniziativa in tal senso con l’Australia”. Questo il commento dell’on. Marco Fedi alla risposta ricevuta dal Ministero della Pubblica Istruzione riguardo all’interrogazione n. 4-02517 presentata l’8 febbraio 2007 allo stesso Ministero e al dicastero degli Affari Esteri, e riguardante le graduatorie per l’assegnazione delle supplenze su posti di assistente di lingua italiana all’estero nelle scuole di ogni ordine e grado, con esclusione dei Paesi extra Unione Europea.
I deputati Marco Fedi, Mariza Bafile, Franco Narducci e Gino Bucchino ritenevano lesivo degli interessi nazionali, ai fini della diffusione di lingua e cultura italiane in tutto il mondo, ed in particolare in quei paesi dove è forte la presenza di comunità italiane, l’esclusione dei Paesi extra-UE dalle graduatorie. Nell’interrogazione si chiedeva quali misure si intendessero adottare per un opportuno riconoscimento, in termini di punteggio ai fini della graduatoria, del periodo passato all'estero come insegnante o supporto all'insegnamento della lingua italiana, e quali riguardo all’estensione di tale possibilità anche ai programmi e progetti in corso in Paesi extra-UE.
Nella sua risposta il Ministero della Pubblica Istruzione fa presente che il servizio di assistente di lingua presso scuole di Paesi comunitari ed esteri «è valutabile nelle graduatorie di reclutamento del personale docente costituito presso ciascun istituto secondo la tabella di valutazione annessa al relativo Regolamento». Riguardo allo scambio di assistenti di lingua, che, in base agli attuali accordi bilaterali, avviene con sette Paesi della Ue, il Ministero della Pubblica Istruzione specifica che «il numero di assistenti di lingua, annualmente ospitati in Italia, è subordinato alla disponibilità finanziaria dell’apposito capitolo di bilancio» che Fedi si augura “possa ricevere un aumento della dotazione di bilancio”. A causa di questo limite, infatti, il numero degli assistenti di lingua che accedono agli scambi risulta essere «ampliamente inferiore alle richieste che pervengono dalle scuole italiane». Nonostante ciò il Ministero informa di essere «orientato ad ampliare il numero di Paesi con i quali scambiare assistenti di lingua e, in particolare, con quelli di lingua inglese e spagnola». Al fine di realizzare questo obiettivo il dicastero guidato da Ministro Fioroni ha già proposto al Ministero degli Affari Esteri, «in occasione del rinnovo di alcuni protocolli esecutivi con Paesi extraeuropei, l’inserimento ex novo dello scambio di assistenti di lingua».
Fedi ha espresso apprezzamento “per l’impegno che la Farnesina sta compiendo nella direzione di un ampliamento degli scambi e delle convenzioni”, aggiungendo che “continueremo a seguire questa materia perché la riteniamo molto importante, un occasione da cogliere sia per l’Italia che per i Paesi extraeuropei”.
I deputati Marco Fedi, Mariza Bafile, Franco Narducci e Gino Bucchino ritenevano lesivo degli interessi nazionali, ai fini della diffusione di lingua e cultura italiane in tutto il mondo, ed in particolare in quei paesi dove è forte la presenza di comunità italiane, l’esclusione dei Paesi extra-UE dalle graduatorie. Nell’interrogazione si chiedeva quali misure si intendessero adottare per un opportuno riconoscimento, in termini di punteggio ai fini della graduatoria, del periodo passato all'estero come insegnante o supporto all'insegnamento della lingua italiana, e quali riguardo all’estensione di tale possibilità anche ai programmi e progetti in corso in Paesi extra-UE.
Nella sua risposta il Ministero della Pubblica Istruzione fa presente che il servizio di assistente di lingua presso scuole di Paesi comunitari ed esteri «è valutabile nelle graduatorie di reclutamento del personale docente costituito presso ciascun istituto secondo la tabella di valutazione annessa al relativo Regolamento». Riguardo allo scambio di assistenti di lingua, che, in base agli attuali accordi bilaterali, avviene con sette Paesi della Ue, il Ministero della Pubblica Istruzione specifica che «il numero di assistenti di lingua, annualmente ospitati in Italia, è subordinato alla disponibilità finanziaria dell’apposito capitolo di bilancio» che Fedi si augura “possa ricevere un aumento della dotazione di bilancio”. A causa di questo limite, infatti, il numero degli assistenti di lingua che accedono agli scambi risulta essere «ampliamente inferiore alle richieste che pervengono dalle scuole italiane». Nonostante ciò il Ministero informa di essere «orientato ad ampliare il numero di Paesi con i quali scambiare assistenti di lingua e, in particolare, con quelli di lingua inglese e spagnola». Al fine di realizzare questo obiettivo il dicastero guidato da Ministro Fioroni ha già proposto al Ministero degli Affari Esteri, «in occasione del rinnovo di alcuni protocolli esecutivi con Paesi extraeuropei, l’inserimento ex novo dello scambio di assistenti di lingua».
Fedi ha espresso apprezzamento “per l’impegno che la Farnesina sta compiendo nella direzione di un ampliamento degli scambi e delle convenzioni”, aggiungendo che “continueremo a seguire questa materia perché la riteniamo molto importante, un occasione da cogliere sia per l’Italia che per i Paesi extraeuropei”.
26 aprile 2007
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