“È molto positivo il fatto che finalmente i vertici dell’Inps e noi parlamentari eletti all’estero ci siamo incontrati”, afferma l’On. Marco Fedi. “Nel faccia a faccia dello scorso venerdì 15 giugno, al quale hanno preso parte anche i colleghi parlamentari Edoardo Pollastri e Mariza Bafile, sono emerse diverse valutazioni su una serie di questioni”, continua Fedi.
“In primis, si è discusso del nuove modalità di pagamento delle pensioni all’estero, che hanno causato non pochi disagi ai nostri connazionali fuori dall’Italia, al centro delle numerose prese di posizioni di questi ultimi giorni. Si è quindi parlato del lavoro svolto dall’Istituto, sia per quanto concerne le nuove procedure informatiche che per quanto riguarda il rapporto con i patronati”. Punti, questi ultimi, sui quali il deputato eletto nelle file dell’Unione esprime il suo consenso. “Informatizzazione e progetti collegati al patronato – sottolinea Fedi - come anche la nuove procedure di rilevazione dei redditi, sono decisivi passi avanti nel rapporto tra i cittadini italiani all’estero e Pubblica amministrazione”.
Non manca però qualche distinguo nelle parole del deputato di maggioranza: “Intendiamo sottolineare che da tutti i soggetti deve essere compiuto uno sforzo per coordinare più adeguatamente le iniziative messe in atto e per comunicare meglio i contenuti di quest’ultime. Solo così è possibile limitare al minimo i disservizi agli utenti in fasi, come questa, di cambiamenti strutturali. In tal senso – continua Fedi - abbiamo valutato positivamente la presa d’atto di alcune inefficienze da parte dei massimi vertici dell’Inps e l’impegno a rettificare ciò che richiede degli interventi migliorativi. Infatti, pur essendo consapevoli che ci si è trovati ad operare un cambiamento di ampia rilevanza, rimane il rammarico per il fatto di non aver lavorato prima insieme, in modo da poter evitare tanti di questi problemi”.
Il parlamentare annuncia poi che “per il futuro, tuttavia, a partire da questa riunione avremo appuntamenti regolari con i dirigenti dell’Istituto di previdenza, e faremo lo stesso con i patronati. Valuteremo nei prossimi incontri anche l’opportunità di fissare veri e propri momenti di approfondimento circa tutti i temi che riguardano la previdenza degli italiani all’estero”.
Riguardo invece all’attività parlamentare, Fedi conferma: “Seguiremo da vicino la discussione sulla riforma delle pensioni, e saranno al centro del nostro interesse anche la ripresa dell’esame di importanti provvedimenti di ratifica delle convenzioni bilaterali e, a partire del prossimo Dpef, la dotazione di maggiori risorse all’Inps per quanto riguarda l’ufficio Rapporti e relazioni internazionali”. Infine, riguardo alle sospensioni di prestazioni previdenziali legate al reddito per i pensionati che non hanno restituito la dichiarazione dei redditi negli anni scorsi, il deputato eletto all’estero ritiene che “si debba procedere sulla strada intrapresa, valutando anche la possibilità di sospendere tutte le pensioni in oggetto. Tra l’altro è tra queste che probabilmente si celano gli italiani all’estero ultracentenari, sui quali si è fatto polemica di recente”.
19 giugno 2007
“In primis, si è discusso del nuove modalità di pagamento delle pensioni all’estero, che hanno causato non pochi disagi ai nostri connazionali fuori dall’Italia, al centro delle numerose prese di posizioni di questi ultimi giorni. Si è quindi parlato del lavoro svolto dall’Istituto, sia per quanto concerne le nuove procedure informatiche che per quanto riguarda il rapporto con i patronati”. Punti, questi ultimi, sui quali il deputato eletto nelle file dell’Unione esprime il suo consenso. “Informatizzazione e progetti collegati al patronato – sottolinea Fedi - come anche la nuove procedure di rilevazione dei redditi, sono decisivi passi avanti nel rapporto tra i cittadini italiani all’estero e Pubblica amministrazione”.
Non manca però qualche distinguo nelle parole del deputato di maggioranza: “Intendiamo sottolineare che da tutti i soggetti deve essere compiuto uno sforzo per coordinare più adeguatamente le iniziative messe in atto e per comunicare meglio i contenuti di quest’ultime. Solo così è possibile limitare al minimo i disservizi agli utenti in fasi, come questa, di cambiamenti strutturali. In tal senso – continua Fedi - abbiamo valutato positivamente la presa d’atto di alcune inefficienze da parte dei massimi vertici dell’Inps e l’impegno a rettificare ciò che richiede degli interventi migliorativi. Infatti, pur essendo consapevoli che ci si è trovati ad operare un cambiamento di ampia rilevanza, rimane il rammarico per il fatto di non aver lavorato prima insieme, in modo da poter evitare tanti di questi problemi”.
Il parlamentare annuncia poi che “per il futuro, tuttavia, a partire da questa riunione avremo appuntamenti regolari con i dirigenti dell’Istituto di previdenza, e faremo lo stesso con i patronati. Valuteremo nei prossimi incontri anche l’opportunità di fissare veri e propri momenti di approfondimento circa tutti i temi che riguardano la previdenza degli italiani all’estero”.
Riguardo invece all’attività parlamentare, Fedi conferma: “Seguiremo da vicino la discussione sulla riforma delle pensioni, e saranno al centro del nostro interesse anche la ripresa dell’esame di importanti provvedimenti di ratifica delle convenzioni bilaterali e, a partire del prossimo Dpef, la dotazione di maggiori risorse all’Inps per quanto riguarda l’ufficio Rapporti e relazioni internazionali”. Infine, riguardo alle sospensioni di prestazioni previdenziali legate al reddito per i pensionati che non hanno restituito la dichiarazione dei redditi negli anni scorsi, il deputato eletto all’estero ritiene che “si debba procedere sulla strada intrapresa, valutando anche la possibilità di sospendere tutte le pensioni in oggetto. Tra l’altro è tra queste che probabilmente si celano gli italiani all’estero ultracentenari, sui quali si è fatto polemica di recente”.
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