mercoledì 27 agosto 2014

FEDI (PD) su elezioni COMITES 2014

Le elezioni dei COMITES (Comitati degli Italiani all’Estero) si avvicinano. Entro la fine di ottobre chi desidera partecipare al voto dovrà registrarsi compilando un apposito modulo. Ciascuna circoscrizione consolare indicherà i recapiti per la restituzione che potrà avvenire per posta ordinaria, per posta elettronica, via fax o di persona. Il modulo, compilato e sottoscritto, con una copia di un documento di identità allegata, deve arrivare al Consolato di riferimento entro i 50 giorni antecedenti la data delle elezioni. Se il decreto-legge 1 agosto 2014 n. 109, che all’art. 10 introduce le novità in tema di registrazione per il voto, non subirà modifiche in fase di conversione e sarà approvato in tempi brevi, è legittimo pensare che le elezioni per il rinnovo dei Comitati si svolgeranno attorno al 12 dicembre e che quindi la data ultima per la registrazione sarà il 23 ottobre. In questo caso, la prima seduta dei nuovi Comitati per l’elezione del Presidente dovrà svolgersi prima del 1 gennaio 2015.

Ipotesi plausibili. Tuttavia, da oggi a quella data, il lavoro sarà molto. Soprattutto per le nostre comunità che dovranno subito misurarsi con la registrazione nell’elenco degli elettori e con la predisposizione delle liste. Un impegno non minore lo avranno anche i Consolati, sui quali ricadrà la responsabilità delle operazioni di registrazione, di sottoscrizione delle liste, di organizzazione delle operazioni di voto e di scrutinio, fino alla proclamazione.

La scelta politica fondamentale rimane quella legata alla natura delle liste: se preferire liste legate alla tradizione italiana, centro-sinistra/centro-destra o liste di partito, oppure optare per la scelta civica e comunitaria, che lega di più le persone e unisce le esperienze dell’emigrazione.

Le scelte tecniche, da cui scaturiscono anche strategie politiche, invece, sono legate alla comunicazione che la Farnesina appronterà. In altre parole, la campagna elettorale si aprirà con le liste di candidati che chiederanno l’iscrizione all’elenco degli elettori, trasmettendo informazioni e moduli di iscrizione, compito prima assolto dal MAE, oppure questa fase continuerà ad essere gestita da chi ne ha la competenza istituzionale?

L’iscrizione all’elenco degli elettori è indispensabile unicamente per il voto passivo, ma sia la candidatura che la sottoscrizione di lista rimangono prerogativa degli iscritti AIRE: non solo perché l’art. 10 non modifica la Legge 23 ottobre 2003, n. 286, ma soprattutto perché nessuno saprà, fino a quando non sarà troppo tardi, se l’iscrizione all’elenco sia avvenuta! Moduli smarriti e uffici sovraccarichi di lavoro, tra le ragioni più ovvie, a cui si aggiungeranno ragioni meno ovvie.

La sottoscrizione di lista, quindi, può già iniziare. Sarà possibile evitare che i Consolati siano sovraccaricati di questo lavoro consentendo che almeno i notai, la cui firma è depositata presso i Consolati, possano autenticare la firma dei sottoscrittori e la cancelleria consolare limitarsi a riconoscere l’autenticità dell’atto? E ancora: saranno disponibili i funzionari consolari a presenze fuori sede, concordate con i presentatori di lista?

Poi il passaggio successivo: cooptazione dei componenti oriundi ed elezione CGIE. Per questa fase la Farnesina si è già attrezzata. Registrazione all’albo consolare solo per le associazioni che possono contare almeno 25 soci, iscritti all’AIRE.

A questo proposito, resta un piccolo problema: per la verifica dell’iscrizione all’AIRE occorre avere nome e cognome, data e luogo di nascita ed indirizzo completo del socio. In Paesi dove la riservatezza non è uno stato d’animo ma un obbligo di legge, come in Australia, il solo fornire nome e cognome di un iscritto ad una qualsiasi libera associazione, senza una richiesta che abbia una base giuridica e legale, significa commettere più di un reato. Ora comprendo che se ci si vuole iscrivere ad un albo consolare si debbano rispettare le circolari della Farnesina. Tuttavia, una richiesta del Ministero degli Affari esteri che mette Presidenti e Comitati di associazioni nella condizione di non rispettare una legislazione locale in materia di privacy, è l’espressione della stessa logica che ci ha portato a dover svolgere queste elezioni dopo cinque anni dalla scadenza naturale, in gravi difficoltà organizzative, visti i tempi. Il Ministero degli Esteri a livello politico pare dedito all’ascolto, ma a livello amministrativo continua a complicare la vita delle persone e a frapporre ostacoli.

Spero non ci si debba pentire di aver imboccato la strada del rinnovo e non quella della riforma, forse più complessa e sicuramente più lunga, che ci avrebbe consentito di rivedere radicalmente il sistema della rappresentanza dopo la riforma costituzionale. La risposta è già nell'aria.

On. Marco Fedi

venerdì 8 agosto 2014

Italy slips back into recession

Italy slips back into recession

FEDI (PD): 8 agosto: Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo


“Commemoriamo oggi le centinaia di emigrati italiani che hanno perso la vita sul lavoro in tanti Paesi del mondo. Questa giornata rimanda simbolicamente alla tragedia di Marcinelle” – ha ricordato l’On. Marco Fedi in una nota stampa trasmessa ai Circoli del PD in Australia. 
Era la mattina dell'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio. Si trattò di un incendio, causato dalla combustione di olio ad alta pressione a causa di una scintilla elettrica, che, sviluppatosi vicino al condotto dell'aria principale, riempì di fumo tutto il pozzo minerario, provocando la morte di 262 lavoratori, in gran parte emigranti italiani. L'incidente è quello che ha provocato il maggior numero di vittime tra gli italiani all'estero in tempo di pace dopo Monongah e Dawson.
“Nell’unirmi a quanti oggi ricordano e onorano il sacrificio dei tanti lavoratori italiani morti sul lavoro nel mondo, non posso che augurarmi che l’8 agosto serva anche per dare un senso più ampio e profondo a quel sacrificio estremo” –  sottolinea Fedi.
“Questa giornata impone a tutti noi, soprattutto a quanti hanno vissuto personalmente l’esperienza migratoria, una riflessione approfondita sui temi sempre più attuali dell’integrazione degli immigrati ma anche del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo anche in considerazione degli inarrestabili movimenti di popoli che investono il nostro mondo a causa delle conseguenze, spesso contradditorie e  inedite, di crescita e crisi economica, di guerre e povertà, di cambiamenti climatici e distruzione ambientale”.
Le cifre riportate dall’ILO nel suo rapporto, del resto, parlano chiaro: 2,02 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie professionali:
▪       321 mila persone muoiono ogni anno per incidenti sul lavoro;
▪       160 milioni di casi l’anno di malattie professionali non mortali;
▪       317 milioni di incidenti sul lavoro l’anno non mortali,
Ciò significa:
▪       Ogni 15 secondi, un lavoratore muore per una malattia professionale o un incidente sul lavoro;
▪       Ogni 15 secondi, 151 lavoratori sono vittime di un incidente sul lavoro.
“I decessi e gli infortuni sono un fenomeno particolarmente grave nei paesi in via di sviluppo, dove gran parte della popolazione svolge attività pericolose, come nei settori dell’agricoltura, delle costruzioni, della pesca e del minerario. E molti di questi, lo sappiamo, riguardano lavoratori migranti”.
“Per ricordare degnamente i nostri lavoratori e il loro sacrificio – conclude Fedi - occorre non perdere di vista la necessità di dare concreto accoglimento alla piena affermazione dei diritti fondamentali dei lavoratori più precari e marginalizzati e dei migranti. Diritti che in tutto il mondo devono essere perseguiti con la massima attenzione e sollecitudine dalle istituzioni nazionali e internazionali e da tutte le forze politiche e sociali”.

martedì 5 agosto 2014

FEDI (PD): Le norme per il rinnovo dei Comites nel decreto missioni

L’art. 10 del Decreto-Legge 1 agosto 2014, n. 109, contiene le norme per il prossimo rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero.

Il decreto, che prevede “la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo  sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei comitati degli italiani all'estero”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2014.
Si tratta del primo passo in vista del rinnovo dei Comitati che attende ora i passaggi parlamentari. Da un primo esame si delineano alcuni aspetti sui quali è bene riflettere.

Il Governo accoglie una richiesta degli organismi di rappresentanza e si appresta a indirne la fase di rinnovo elettorale. In questa fase elettorale sarà adottato il voto per corrispondenza ma a condizione che l’elettore si iscriva, almeno cinquanta giorni prima delle elezioni, in un apposito registro degli elettori.

“Ritengo importante segnalare al Governo che la tempistica legata ai cinquanta giorni rischia di rendere davvero difficile l’organizzazione di una efficace campagna di informazione agli elettori, indispensabile al fine della iscrizione all’elenco degli elettori” – ha ricordato l’On. Marco Fedi.

“Ritengo altrettanto indispensabile prevedere una comunicazione scritta agli elettori che informi sulle nuove regole di voto per i Comites, se possibile inviando anche la necessaria modulistica, e che comunque preveda modalità di iscrizione semplici e rapide”.

“Credo sia utile ricordare – infine – che fino a quando non saremo in grado, Governo e Parlamento, di predisporre una nuova legislazione in materia elettorale, a modifica della 459 del 2001, l’iscrizione all’elenco degli elettori rimane prevista unicamente per il voto dei Comitati degli italiani all’estero”.

 

Allegato: Art. 10 del Decreto-Legge 1 agosto 2014, n. 109.

DECRETO-LEGGE 1 agosto 2014, n. 109

 
Proroga delle  missioni  internazionali  delle  Forze  armate  e di polizia, iniziative di cooperazione  allo sviluppo  e  sostegno  ai processi di ricostruzione  e  partecipazione  alle iniziative  delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei  processi  di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per  il  rinnovo  dei Comitati degli Italiani all'Estero. (14G00118)
 
(GU n.179 del 4-8-2014) Vigente al: 5-8-2014                
 
Art. 10
 
Regime degli interventi, nonché disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero
 
1. Nell'ambito degli stanziamenti, per le finalità e nei limiti temporali di cui agli articoli 8 e 9, si applica la disciplina di cui all'articolo 10, comma 1, del decreto-legge 16 gennaio  2014,  n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 marzo 2014, n. 28.  Non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 14 e 15 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.
 
2. Nei limiti delle risorse di  cui  agli  articoli  8  e  9,  sono convalidati gli atti adottati, le attività' svolte e  le  prestazioni già effettuate dal 1° luglio 2014  fino  alla  data  di  entrata  in vigore della legge di conversione del presente decreto, conformi alla disciplina contenuta nel presente decreto.
 
3. All'articolo 1  del  decreto-legge  30  maggio  2012,  n.  67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio  2012,  n.  118,  sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il comma 1, è inserito il seguente:
«1.1. A domanda dell'elettore, in deroga al decreto  legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le credenziali informatiche per l'espressione del voto possono essere consegnate anche tramite  posta  elettronica non certificata. I componenti dei  seggi,  individuati  dal  comitato elettorale circoscrizionale, non ricevono alcun compenso o rimborso spese comunque denominato.»;
b) dopo il comma 2, e' inserito il seguente:
«2-bis. Fino alla data dell'entrata in vigore  del  regolamento  di cui al comma 1, le elezioni si svolgono con le modalità di votazione per corrispondenza e di scrutinio di cui alla legge 23 ottobre  2003,  n. 286, con l'ammissione al voto degli  elettori  che  abbiano  fatto pervenire all'ufficio consolare di riferimento domanda di  iscrizione nell'elenco elettorale  almeno  cinquanta  giorni  prima  della  data stabilita per le votazioni. Gli uffici consolari  danno tempestiva comunicazione di tale adempimento alle comunità italiane del luogo a mezzo avvisi da  affiggere  nella  sede  della  rappresentanza  e  da pubblicare sui rispettivi siti internet, nonché tramite  ogni  altro idoneo mezzo di comunicazione.».
 
4. Per l'attuazione delle disposizioni  di  cui  al  comma  3  è autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di euro 6.946.878.