mercoledì 30 gennaio 2008

"Un po' di spirito anglosassone farebbe anche all'Italia"

(Adnkronos) - "Della mia esperienza quotidiana di vita parlamentare do una valutazione negativa, così come negativo è il bilancio generale di una legislatura che si è conclusa anzitempo e in modo non certo esaltante", dice all'ADNKRONOS, Marco Fedi, dirigente d'azienda eletto nelle liste del centrosinistra nella circoscrizione D, quella che comprende Africa, Asia, Oceania e Antartide. Ma se la vita parlamentare non è stata entusiasmante, Fedi è comunque contento di aver vissuto un'esperienza, se pure limitata nel tempo, nell'arena politica. E lo rifarebbe: "sono a disposizione del partito – dice - se vorrà ricandidarmi, anche se sono convinto che il ricorso alle primarie sarebbe giusto anche per i candidati nelle circoscrizioni estere". "Ammetto che l'esperienza, per quanto importante e per certi aspetti interessante, è stata deludente sotto il profilo della concretezza, anche per i problemi dei nostri connazionali all'estero: abbiamo vissuto per 20 mesi in una situazione bloccata e ora l'unica soluzione possibile sembra, purtroppo, quella delle elezioni. Anche se nelle condizioni in cui versa il Paese il voto anticipato è sicuramente un danno per l'Italia. Se la politica italiana non affronta alcuni nodi cruciali del suo modo di essere, se non accelera sulle riforme, rischia di non essere in grado di assolvere il proprio compito". "Vengo da un Paese (l'Australia, ndr) in cui la politica dà risultati quotidiani e dove il Parlamento funziona. E poi esistono confini netti tra poteri, ognuno fa il proprio mestiere e lo fa al meglio, secondo il migliore spirito anglosassone. Un po' di quello spirito - sottolinea Fedi - farebbe bene all'Italia. Nella classe politica del nostro Paese ci sono certamente capacità, che spesso, purtroppo, restano inespresse. E soprattutto, la politica italiana è troppo autoreferenziale. Servirebbe più pragmatismo".

(Fer/Zn/Adnkronos)
27-GEN-08 16:05

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