martedì 16 dicembre 2014

FEDI (PD): SOLIDARIETÀ AL POPOLO AUSTRALIANO E IMPEGNO PER LA DIFESA DELLE LIBERTÀ DEMOCRATICHE

La provocazione terroristica di Sydney, che è costata la vita a due vittime innocenti oltre che allo stesso attentatore, è un episodio che desta sentimenti e riflessioni molteplici: sdegno e condanna per il ricorso alla violenza, pietà per i caduti e i feriti, solidarietà con il popolo e le autorità australiane, impegno per la sicurezza e per la tutela della libertà e della democrazia.
Sarebbe un errore sottovalutare la vicenda, ancorché ridimensionata dai media al gesto individuale di un esaltato. Episodi del genere si stanno moltiplicando in diverse parti del mondo, come dimostra l’analoga vicenda del Canada, e si alimentano in un retroterra di estremismo ideologico che purtroppo rischia di fare proseliti nelle aree di disagio e di marginalità esistenti anche in Paesi di storia e cultura diverse.
Intanto, non con parole di circostanza, a nome anche di tanti colleghi parlamentari con cui ho avuto modo di commentare l’evento, esprimo al popolo e alle autorità australiane la vicinanza e la comprensione per questo attacco proditorio e vile. Lo faccio con particolare emozione, dal momento che io stesso sono cittadino italiano e cittadino australiano, e con altrettanta convinzione, visto che l’attentato è rivolto contro un Paese multietnico e multiculturale che ha accolto milioni di stranieri, offrendo loro la possibilità di naturalizzarsi, di integrarsi pienamente e di cogliere quelle opportunità di miglioramento che essi cercavano per la loro vita e per le loro famiglie.
Non è un caso, tuttavia, che gli attentati siano rivolti verso Paesi aperti e democratici, nei quali chi è arrivato ha potuto godere del rispetto per la propria cultura, della libertà nelle relazioni sociali e delle prerogative di cui gode ogni cittadino in una società democratica. Il vero contrasto, dunque, è tra l’intolleranza, anche quando si ammanta di fede religiosa, e le libertà democratiche.
Per questo, la solidarietà è doverosa ma non basta. È necessario anche un impegno comune volto a resistere alla crociata di terrore che cerca di suscitare costantemente scenari di paura e di morte.  Sono in discussione la sicurezza e la liberta di pensiero e di religione: i principi più profondi della democrazia. Il messaggio più adeguato che in questo momento possiamo inviare al popolo e alle autorità australiane, ma anche alle altre società che sono sotto la minaccia del terrorismo, è che i Paesi e le forze democratiche sono unite e decise a fare la loro parte a difesa della libertà e della democrazia.

On. Marco Fedi

Nessun commento: