mercoledì 25 marzo 2009

FEDI (PD): “SOLUZIONE TARDIVA PER DIPENDENTE DANNEGGIATO IN ASSALTO DI BENGASI”

Una soluzione tardiva che ancora non ripristina i diritti di un dipendente dello Stato”. Così l’On. Marco Fedi (PD) definisce lo scenario disegnatoli in una risposta alla propria interrogazione dal Sottosegretario agli Esteri, Sen. Alfredo Mantica, in merito alla conclusione della vicenda dell’assalto al Consolato Generale Italiano in Libia, a Bengasi, nel febbraio 2006.
In quei giorni, il Consolato venne assalito da un migliaio di manifestanti che protestavano contro la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto, e la protesta – che culminò con 11 morti e 25 feriti – era stata alimentata anche dall’allora Ministro italiano per le riforme, Roberto Calderoli, che aveva indossato una maglietta sulla quale era stampata una delle vignette contestate. All'interno del consolato rimase solo un addetto, l'italo-portoghese Antonio Simoes Goncalves, il quale, contattato telefonicamente da Sky-Tv, dichiarò di essere rimasto per cercare di evitare che i dimostranti entrassero e per poter sbarrare le porte da dentro. Goncavales, che all'epoca prestava servizio presso il Consolato, perse tutti i beni distrutti nell’attacco della folla.
L’On. Fedi ha domandato pertanto al Sottosegretario Mantica quali iniziative intendesse prendere il Ministero per garantire a Antonio Simoes Goncalves il dovuto indennizzo per i danni subiti.
Il Sen. Mantica ha risposto che “il 18 marzo 2007 è stata ufficialmente presentata alle Autorità libiche, ai sensi delle pertinenti norme internazionali (artt. 31 e 40 della Convenzione di Vienna del 1963 sulle relazioni consolari) una richiesta di risarcimento dei danni, quantificata in 4.590.000 Euro. Tale cifra include il valore delle richieste di indennizzo presentate dal personale all'epoca in servizio presso il Consolato Generale (590.000 euro), tra le quali è stata computata anche quella del Sig. Antonio Simoes Gonçalves (75.500 euro)”. Il Sottosegretario ha tuttavia riconosciuto come “la controparte libica non ha sinora formalmente risposto alla richiesta italiana di risarcimento”.
Il Sen. Mantica ha quindi garantito che il caso del Sig. Gonçalves “figurerà al primo punto dell'ordine del giorno della prossima riunione della Commissione Nazionale per gli Indennizzi, l'organismo appositamente previsto dall'Art. 208 del DPR 18/67 per far fronte a casi simili”. Ancora una volta, però, viene fatto notare che – nonostante il parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato a tale istanza – risulta “impossibile al momento per il Ministero degli Esteri prevederne l’esito”.
“Prendo atto del fatto che la vicenda sembri avviarsi a una soluzione – afferma l’On. Fedi – sebbene con un ritardo tale da ledere i diritti di un contrattista al servizio della nostra rete consolare. Ritengo che sarebbe opportuno risolvere la questione senza farsi dettare i tempi dal Governo libico”, conclude il deputato del Pd eletto all’estero.

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