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In un mondo perfetto un cittadino italiano deve venire assistito ovunque si trovi. Per farlo bene occorre avere strumenti. Per avere strumenti occorre mettere in campo progetti, programmi e risorse. Oggi questa progettazione manca. E questo è l’aspetto più drammatico e triste.
Eversione!?!
L’estate inizia con lo spettro dell’eversione. Non certo la chiusura dei Consolati – anche se cancellare la presenza dello Stato italiano non potrà mai essere concepito come “alto senso dello Stato” – non certo i risultati elettorali che ci consegnano un’Italia sostanzialmente identica a quella che avevamo descritto alcuni mesi orsono, ma con alcuni tratti accentuati: Lega Nord che condiziona la maggioranza ormai su tutto, Governo incerto nel contrastare la crisi e alle prese con la limitatezza delle risorse – anche per la ricostruzione in Abruzzo.
La denuncia – come tante altre – arriva del Presidente del Consiglio dei Ministri.
I poteri forti vorrebbero mettere in discussione il risultato elettorale. Non ci è dato capire o sapere a quali fatti ci si riferisca: fatti che ovviamente dovrebbero andare oltre lo scudo del “lodo Alfano” per avere come conseguenza una crisi di Governo o le dimissioni del Premier. L’unica eversione – in questo momento – non è la possibilità che vi siano “scossoni” nella maggioranza: abbiamo avuto scosse e scossoni e continueremo ad averli. Basti pensare alle ronde civiche e alle ronde nere, alle intercettazioni telefoniche ed agli strani accordi interni alla maggioranza. E basta seguire la coerente e lineare azione del Presidente della Camera Fini per capire che nella maggioranza qualche cosa non va. L’unica manovra eversiva è quindi la denuncia stessa dell’eversione!
Ricostruzione, impegno, solidarietà ed… esclusione
Gli esclusi dai contributi per la ricostruzione sono i non-residenti, nonostante gli emendamenti del Partito Democratico. No di Governo e maggioranza ai contributi per la ricostruzione in Abruzzo ai residenti all’estero
Dopo il passaggio al Senato il decreto sulla ricostruzione in Abruzzo è al vaglio della Camera dei Deputati. Governo e maggioranza hanno detto “no” ad un emendamento dell’opposizione che estendeva il diritto ai contributi per la ricostruzione anche ai residenti all’estero.
Un ennesimo no da parte di questa maggioranza e del Governo agli italiani residenti all’estero, nonostante la grande e forte opera di solidarietà di cui le comunità italiane nel mondo sono protagoniste.
Nei giorni scorsi erano state date ampie assicurazioni su questo tema ma il Governo intende lasciare un vuoto interpretativo su questi aspetti. Il PD ha denunciato l’ingiustizia, ha votato a favore degli emendamenti che sono stati respinti dalla maggioranza ed ha coerentemente ricordato la parità di trattamento come elemento centrale nella ricostruzione. Una fase di ricostruzione che dovrà, soprattutto nel centro storico de l’Aquila, inevitabilmente, tener conto della vicinanza delle abitazioni senza distinzione sulla residenza dei proprietari.
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