giovedì 25 giugno 2009

Necessario uno sforzo comune per migliorare la qualità del sostegno alla diffusione di lingua e cultura italiane nel mondo: a partire dalle risorse

La relazione del Ministero degli Affari esteri sull’attività svolta dalla Società Dante Alighieri è stata occasione utile – oltre a fare il punto sulla situazione specifica dell’ente – per approfondire il tema generale dell'insegnamento della lingua italiana nel mondo.
Un’attività – ha ricordato l’On. Marco Fedi – che è svolta dagli istituti di cultura, dalla Società Dante Alighieri, dagli enti gestori e dalle scuole italiane all'estero, laddove esistenti.
Nel condividere le considerazioni contenute nella relazione sulla presenza ed attività della Società Dante Alighieri nel mondo, l’On. Fedi ha segnalato tuttavia l’esigenza che si proceda ad una valutazione sugli strumenti migliori per lo svolgimento di tale attività, tenendo conto della distinzione tra programmi di insegnamento curricolare e programmi rivolti al terziario o in generale agli adulti. In una situazione di riduzione delle risorse economiche a disposizione di questo settore, con i forti tagli operati dal Governo agli stanziamenti per i corsi, si rende necessario svolgere, su questi temi, una riflessione politica approfondita. Questa è una vera autentica emergenza.
Siamo disponibili a un confronto aperto con il Governo e con la maggioranza, congiuntamente ai colleghi del Senato, poiché le riduzioni di bilancio per gli anni futuri minacciano la capacità di penetrazione e la stessa esistenza di lingua e cultura italiane nel mondo. Anche su questi temi sarebbe utile partire dalle proposte di legge già presentate in Parlamento e dalle analisi e proposte del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

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