martedì 28 luglio 2009

FEDI (PD): Le risposte del Governo confermano unicamente i dubbi interpretativi

Nessuna chiarezza. Unicamente la conferma che avevamo ragione a sostenere l’irrazionalità dell’applicazione di una Convenzione che, prefiggendosi di evitare le doppie imposizioni fiscali, ne è poi la causa.

Nell’interrogazione, che risale al giugno del 2008, i deputati Fedi e Bucchino chiedevano “quale urgente misura od iniziativa si intenda adottare per chiarire in maniera inequivocabile e definitiva, a 28 anni dalla entrata in vigore della Convenzione italo-thailandese contro le doppie imposizioni fiscali, il significato dell'articolo 18 di tale Convenzione e prescrivere all'Inps il rispetto della normativa che prevede la detassazione delle pensioni dell'Istituto pagate in Thailandia e la tassazione solo dal Paese di residenza”.

La risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze conferma tutti i dubbi interpretativi poiché la “discrezionalità” dell’INPS, nel caso della convenzione con la Thailandia sulle doppie imposizioni fiscali, produce proprio la peggiore delle conseguenze, cioè il pagamento delle tasse due volte.

Si conferma la richiesta all’INPS di comunicare ai pensionati residenti in Thailandia le procedure per la richiesta di detassazione alla fonte e le norme della certificazione di residenza fiscale da rilasciare dalle competenti Autorità thailandesi.

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