martedì 26 gennaio 2010

FEDI (PD): Sulla rete consolare attendiamo il confronto parlamentare con il Governo

Credo sia giusto ricordare che il Governo si è impegnato a riferire al Parlamento il nuovo piano di riorganizzazione della rete consolare nel mondo – rileva l’On. Marco Fedi che ha presentato sul tema un’interrogazione a risposta scritta.

In questi mesi abbiamo espresso nettamente la nostra opposizione alla proposta iniziale di riorganizzazione della rete consolare. Abbiamo ascoltato comunità, Comites, Cgie. Abbiamo preso visione del progetto di informatizzazione e delle prospettive di maggiore efficienza. Abbiamo acquisito gli elementi utili a far progredire l’esame di una proposta di ammodernamento della rete diplomatico-consolare nel mondo.
Non vorremmo che – nonostante gli atti di indirizzo e controllo approvati in entrambi i rami del parlamento – il processo di riorganizzazione andasse avanti, sulla spinta dell’amministrazione degli esteri, senza fare chiarezza sulle sue linee guida.
Siamo preoccupati – in sostanza – che si faccia procedere una riorganizzazione senza un piano, sottraendo le decisioni al confronto parlamentare chiesto da noi con forza.
Per queste ragioni il confronto parlamentare è urgente – ricorda l’On. Marco Fedi.
In questa interrogazione chiedo se si intenda mantenere operative le sedi consolari di Adelaide e Brisbane assicurando la pubblicità delle stesse alla scadenza del mandato di sede degli attuali Consoli. Analoga domanda riguarda molte altre sedi consolari nel mondo – ha concluso l’On. Marco Fedi.

Testo integrale interrogazione a risposta scritta.

Al Ministro degli affari esteri.

- Per sapere - premesso che:

la comunità italo – australiana ha manifestato, attraverso una petizione che ha raggiunto oltre 15,000 sottoscrittori, la propria ferma opposizione alla prospettata chiusura dei Consolati di Adelaide e Brisbane,

i Comitati degli Italiani all’Estero d’Australia (Com.It.Es.), i rappresentanti al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.), i rappresentanti di Associazioni nazionali e regionali e tutte le istanze rappresentative della comunità italiana, hanno unanimemente condannato e protestato contro tale scelta del Governo,

il Governo Federale australiano, i Governi statali ed i Parlamenti Federale e degli Stati d’Australia, hanno espresso legittime preoccupazioni per le prospettate chiusure di Adelaide e Brisbane chiedendo una modifica della decisione,

i cittadini italiani-utenti i servizi consolari chiedono rapporti forti con le istituzioni italiane e servizi efficienti dalle pubbliche amministrazioni del nostro Paese,

i continui tagli e le riduzioni di bilancio si sommano ai problemi organizzativi di una rete consolare che necessita invece piena dignità poiché rappresenta oggi un essenziale elemento di collegamento con le comunità italiane oltre ad essere al servizio del sistema Italia nel mondo,

i rapporti bilaterali tra l’Italia e i vari Stati d’Australia, i progetti regionali, la partecipazione australiana a importanti manifestazioni fieristiche nazionali e regionali, il livello dell’interscambio tra i due Paesi, si fondano su una reciprocità di impegno che la chiusura dei Consolati di Adelaide e Brisbane pone in dubbio,

il Governo italiano si era impegnato a comunicare al più presto un nuovo piano di riorganizzazione della rete consolare nel mondo -:
se si intenda mantenere operative le sedi consolari di Adelaide e Brisbane assicurando la pubblicità delle stesse alla scadenza del mandato di sede degli attuali Consoli.


On. Marco Fedi

20 gennaio 2010

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sig Fedi ,
il Governo agisce bene se chiude due sedi consolari costose ed inutili .
E' dovere di ogni buon governo risparmiare : non come hanno fatto i governi comunisti da voi diretti .
Altro non c'è da dire .
Saluti .
Giulio Francia

Marco Fedi ha detto...

Gentile Signor Giulio Francia,

non sono d'accordo sulla inutilità dei Consolati e certamente non sono d'accordo nel ritenere Adelaide o Brisbane inutili! Neanche il Governo credo abbia mai definito queste sedi inutili! Certamente occorre spendere meno e meglio... Siamo quindi in attesa che si realizzino risparmi veri e che invece si mantengano i servizi ai cittadini italiani.

Grazie comunque per il suo commento...