martedì 18 maggio 2010

FEDI (PD): Parità di trattamento per gli italiani residenti in Tunisia

“La questione della parità di trattamento e dell’accesso ai servizi sanitari per i cittadini italiani è stata ripetutamente posta alla nostra attenzione durante gli incontri in Tunisia in occasione della nostra visita” – ha ricordato l’On. Marco Fedi a proposito dell’interrogazione presentata al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute e al Ministro dell'economia e delle finanze.

“Abbiamo una questione immediata che è di parità di trattamento tra pensionati privati e pubblici – questi ultimi sono esclusi dai servizi sanitari previsti dall’accordo Italia-Tunisia del 7 ottobre 1986 – e una questione più ampia che si riferisce invece all’accesso ai servizi sanitari in generale e che riguarda tutti i cittadini italiani residenti in Tunisia, considerati anche gli altissimi costi di forme assicurative private” – ha rilevato Fedi.

“Abbiamo chiesto al Governo italiano in che modo intenda affrontare la questione sia per garantire ai cittadini italiani e ai pensionati pubblici e privati residenti in Tunisia parità di trattamento in campo sanitario che per migliorare le condizioni complessive di accesso al servizio sanitario”. “Si tratta di persone che, in ragione dell'età, sono più esposte a rischi sanitari e che hanno quindi maggiormente bisogno di cure mediche e di accertamenti diagnostici e clinici”.
“Si tratta di una palese disparità di trattamento tra cittadini italiani, pensionati pubblici e privati, che appare in contrasto con il dettato costituzionale e su cui crediamo sia necessario avviare una riflessione sia per verificare la corretta applicazione della Convenzione che per ipotizzarne una possibile modifica” – ha concluso l’On. Marco Fedi.
18 maggio 2010


Il testo integrale dell’interrogazione

Atto CameraInterrogazione a risposta scritta 4-07203
presentata da
MARCO FEDI giovedì 13 maggio 2010, seduta n.321
FEDI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che: con la legge 7 ottobre 1986 n. 735 è stato ratificato l'accordo amministrativo tra Italia e Tunisia sottoscritto a Tunisi il 17 dicembre 1984 che protegge dai rischi relativi a malattie, maternità, infortuni sul lavoro; la predetta convenzione non si applica ai dipendenti pubblici ed agli agenti diplomatici e le ASL di provenienza non rilasciano ai pensionati INPDAP il Modello I/TN9 necessario ai fini della applicazione dell'accordo tra Italia e Tunisia, la convenzione venne sottoscritta al fine di tutelare i lavoratori migranti ai fini previdenziali escludendo i pubblici dipendenti in attività di servizio; sono esclusi dall'assistenza sanitaria i pensionati provenienti dal settore pubblico mentre questa viene invece garantita ai pensionati provenienti dal settore privato; i pensionati italiani residenti in Tunisia perdono il diritto all'assistenza sanitaria in Italia, se non per casi urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni l'anno; se pensionati del pubblico impiego e residenti in Tunisia non possono accedere all'assistenza sanitaria in quel Paese; il ricorso ad assicurazione sanitaria privata risulta complesso e particolarmente oneroso, il ricorso a cure mediche, spesso per malattie croniche, rappresenta una priorità per i connazionali residenti in Tunisia; questa palese disparità di trattamento tra cittadini italiani, pensionati e pensionati privati, appare in contrasto con il dettato costituzionale; sembra inoltre iniquo e ingiusto escludere dai servizi sanitari una categoria di cittadini che, in ragione dell'età, è maggiormente bisognosa di cure mediche e di accertamenti diagnostici e clinici, talvolta vitali, per esempio per i cardiopatici e per i diabetici; è, ad avviso dell'interrogante, fortemente contraddittorio riconoscere in Italia talune patologie, tanto da giustificarne il riconoscimento per l'invalidità, e poi non curarsi di garantire agli stessi cittadini l'accesso a cure mediche adeguate se questi risiedono all'estero e sono ex-dipendenti dello Stato -: se la convenzione di cui alla legge 735 del 1986 sia correttamente interpretata ed applicata anche in relazione agli ex-dipendenti pubblici ed ai pensionati pubblici; se non sia possibile anche mediante un apposito scambio di note, una revisione dell'accordo amministrativo; quali iniziative il Governo italiano intenda promuovere per garantire, ai cittadini italiani e ai pensionati pubblici e privati residenti in Tunisia, parità di trattamento in campo sanitario e nell'accesso ai servizi sanitari; quali misure urgenti il Governo intenda adottare, immediatamente, in vista di una successiva modifica dell'accordo, per consentire ai soggetti interessati di poter beneficiare dei servizi sanitari.

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