mercoledì 11 febbraio 2009

Il tradimento di Ippocrate e la “cattiveria” con i clandestini

“Cattivi con i clandestini”: ecco la promessa, la minaccia la volontà fatta parola del ministro degli Interni Roberto Maroni. Già a metà novembre ebbi modo di dire che il decreto sicurezza reprime le potenzialità dell’immigrazione. Contribuisce a percepire l’immigrazione come “problema” anziché come risorsa, contribuisce a vedere i processi di integrazione come “secondari” rispetto alla repressione, confonde le scelte politiche su flussi e regole con la sacrosanta lotta alla criminalità ed alla clandestinità – che nessuno vuole promuovere ma che occorre contrastare con umanità e senso di responsabilità. Confonde gli immigrati regolari con i “clandestini”: per tutti vi sarebbe comunque un orizzonte fatto di marginalità e diritti dimezzati, se non cancellati, ed una cittadinanza italiana, lontanissima nel tempo, ma anche questa di serie B.
Da novembre è cambiato davvero poco. Siamo arrivati alla “cattiveria” di Stato con una cattiva legge che tra poche settimane arriverà alla Camera.
Cattiveria che si è tradotta in un deprecabile emendamento leghista passato al Senato nell’ambito del pacchetto sicurezza: quello che obbliga i medici a denunciare i propri pazienti immigrati non in regola con i documenti.
“Vergognoso, razzista, inaccettabile” sono state le parole del segretario del Pd. “L'idea di creare le condizioni per le quali le persone che sono ammalate abbiano paura di farsi curare è un'idea inumana”, ha giustamente osservato Veltroni.A nulla sono valse le proteste di medici e infermieri, sindacati, associazioni umanitarie e opposizione. Al di là degli scopi persecutori, che violano qualsivoglia valore solidale e gettano alle ortiche la deontologia professionale di chi ha compiuto il giuramento di Ippocrate (e la stessa Costituzione), il provvedimento populista e xenofobo della Lega è rischioso anche per ragioni di salute pubblica. Potrebbe infatti accadere che, per timore di essere denunciati e di finire arrestati, dei clandestini non si sottopongano alle cure mediche e diffondano così malattie virali.

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