sabato 24 ottobre 2009

PRIMARIE PD/ PER L'ON. FEDI UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER TUTTO IL PARTITO


23/10/2009
ore 17.08
Italiani nel mondo

ROMA\ aise\ - "Anche nel momento del confronto, internamente ad una grande forza politica come il Partito Democratico, dobbiamo ricordare che stiamo completando la costruzione di un partito nuovo, di un partito politico aperto alla società, di un progetto innovativo che raccoglie aspirazioni, idee e storie politiche diverse e convergenti". A pochi giorni dal voto per le primarie del Pd, che porteranno al scelta del nuovo segretario generale del partito, l'on. Marco Fedi ricorda di aver scelto Dario Franceschini, "perchè ritrovo nella mozione a sostegno della sua candidatura gli elementi innovativi di questo progetto. Ritrovo il riconoscimento che oggi i democratici, in Italia e nel mondo, sono qualcosa in più che la somma di tessere. Che gli iscritti contano di più, solo se un popolo di nostri elettori - chi sceglie in una tranquilla domenica di ottobre di recarsi presso un seggio o di votare on-line dall’estero - partecipa alle scelte, condivide ansie e tensione, costruisce anche la guida di un partito, non solo le sue proposte politiche"."Siamo in tanti ad aver condiviso questo messaggio", osserva Fedi. "Tanti che ogni giorno, democratici italiani nel mondo, si impegnano e lavorano per il Partito Democratico"."Il primo impegno è quindi per il Partito Democratico. Poi ciascuno ha fatto e farà una scelta", sottolinea il deputato eletto all'estero, che ribadisce: "io sostengo la candidatura di Dario Franceschini alla segreteria del PD, sostengo Piero Fassino, che ha legato la sua storia politica anche agli italiani nel mondo, sostengo la proposta di Jean Leonard Touadi a vice-segretario: sono momenti di crescita del PD, indipendentemente dal risultato che arriverà dalle urne"."La questione vera" per Marco Fedi "non è la collocazione politica internazionale degli italiani nel mondo - per nostra fortuna abbiamo già forti e solidi rapporti con le forze progressiste dei Paesi in cui viviamo -, ma la posizione organizzativa, il peso organizzativo e politico internamente al PD"."Per dare una risposta a questi aspetti", secondo il parlamentare italoaustraliano, "non bastano soluzioni magiche o annunci preventivi, ma occorre un ampio dibattito internamente alla componente eletta all’estero nell’assemblea nazionale del PD. Occorre dare un senso e una direzione alla volontà, alla passione e all’amore che gli italiani, in Patria e all’estero, nutrono per le sorti del nostro Paese". "Gli italiani nel mondo sono un patrimonio per l’Italia, un grande patrimonio di valori, di intelligenze, di idee, di opportunità e di memoria storica, che dobbiamo valorizzare meglio". E l'on. Fedi si dice certo che "il voto di domenica 25 ottobre ci consegnerà comunque un Partito Democratico più forte". (aise)

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