martedì 20 luglio 2010

FEDI (PD): Rendiconto generale e assestamento di bilancio: per gli italiani all’estero la musica non cambia

Confermati i tagli. Nessun recupero di risorse o segnale positivo da Governo e maggioranza. Nessun segnale di attenzione. È una politica di soli tagli, senza investimenti e riforme.
È questo il giudizio che esprimiamo sull’approvazione del rendiconto generale dello Stato e dell’assestamento di bilancio – nonostante il voto contrario del Partito Democratico e delle opposizioni – rileva l’On. Marco Fedi.
I segnali sono davvero molto preoccupanti. La maggioranza ha bocciato gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio e Commissione Esteri sul recupero di risorse alla Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie in due settori fortemente a rischio: la promozione e diffusione di lingua e cultura italiane nel mondo e l’assistenza ai connazionali indigenti. Dopo una stagione di soli tagli attendevamo un segnale positivo almeno con l’assestamento di bilancio.
Sarebbe stato un segnale di vicinanza agli italiani nel mondo più deboli, che rischiano di pagare un prezzo altissimo per la crisi economica e nei confronti dei quali chiediamo unicamente l’affermazione del principio della parità di trattamento. Un segnale di attenzione anche in vista della manovra economica che tornerà a penalizzare il Ministero degli affari Esteri – con la logica dei tagli lineari e con le misure sul pubblico impiego - e le comunità italiane nel mondo, sia con i tagli ai capitoli di bilancio che con la riduzione degli investimenti sulla rete diplomatico-consolare.
Penalizzazione – conclude l’On. Marco Fedi – che riguarderà anche il comparto previdenziale con le nuove finestre che, per i residenti all’estero, saranno un vero e proprio innalzamento dell’età pensionabile.

20 luglio 2010

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