venerdì 30 luglio 2010

FEDI (PD): Riforma dell’esercizio in loco del diritto di voto e programma di lavoro del Comitato per gli italiani nel mondo

Definire un percorso di discussione e approfondimento sulla riforma dell’esercizio in loco del diritto di voto e stabilire un programma di lavoro e di priorità che consenta di affrontare le vere e proprie emergenze per gli italiani nel mondo – ha dichiarato l’On. Marco Fedi a margine dei lavori del Comitato per gli italiani nel mondo della Commissione Affari esteri della Camera.

Il Gruppo del Partito Democratico ha depositato una proposta di riforma della legge 459 del 2001 sulle modalità di esercizio in loco del diritto di voto. Si tratta di una proposta presentata alla Camera e al Senato, sottoscritta dai capigruppo e dagli eletti all’estero del PD, oltre che da numerosi parlamentari del Partito Democratico. Credo sia utile partire con una discussione sulle proposte presentate, sui punti di convergenza e sulle diversità tra le varie proposte di legge, per arrivare a predisporre un documento di analisi e formulare una proposta del Comitato.

Nel frattempo – ha rilevato l’On. Marco Fedi – non possiamo dimenticare le vere e proprie emergenze che riguardano il Ministero degli Affari esteri e la rete consolare. Con la manovra economica andranno a regime nuovi tagli. Credo sia utile a settembre, con ampio anticipo rispetto alla finanziaria per il 2011, conoscere l’impatto dei tagli sulla rete consolare, sui singoli capitoli di bilancio per gli italiani all’estero, per la cooperazione allo sviluppo e per la promozione culturale.

Importante – ha segnalato l’On Fedi – riprendere a discutere di riforma dell’editoria, stante i tagli confermati in assestamento di bilancio alle testate edite all’estero. Davvero le uniche penalizzate dalle scelte di Governo e maggioranza. Come riterrei utile una discussione sul tema della cittadinanza visto i ritardi del Governo nel dare risposta anche alle sentenze della Cassazione oltre che alle richieste degli italiani all’estero contenute in numerose proposte di legge depositate in Parlamento.

Credo necessario, infine, ripartire con il lavoro nel settore previdenziale, già iniziato con i sindacati dei pensionati, dopo che saranno andate a regime le norme della manovra economica. Dovremo conoscere l’impatto delle misure sulle finestre per la decorrenza della pensione – che ricordo ritarda (dai 7 ai 9 mesi per i lavoratori dipendenti e dai 10 ai 12 mesi per gli autonomi) la pensione anche ai residenti all’estero che però non potranno rimanere nel loro impiego – e sul recupero forzato degli indebiti.

28 luglio 2010

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