mercoledì 31 luglio 2013

Fedi (PD): Le nuove chiusure di consolati annunciate dal Ministero degli Affari Esteri non sono in linea con gli interessi del Paese

In piena campagna elettorale l’Ufficio risorse e innovazione del Ministero degli Affari Esteri aveva ricordato il piano di chiusure consolari. Un piano, che dopo essere stato definito di rafforzamento e razionalizzazione, oggi assume il nome di "riorientamento".
Non possiamo nascondere serie preoccupazioni. Credo sia necessario intervenire e agire, sperando di trovare nel Ministro Bonino non solo un attento ascolto ma anche una interlocuzione tesa a trovare soluzioni.
Le soluzioni esistono e sono state indicate in molteplici occasioni. A monte di tutto però ci deve essere la scelta del MAE in direzione dei servizi ai connazionali nel mondo. Chiediamo quindi risposte soprattutto sulla garanzia di continuità nei servizi. Per alcuni Consolati, come Adelaide e Brisbane, ad esempio, la competenza passa a sedi distanti centinaia di chilometri.
La spending review doveva servire per riorientare la spesa e privilegiare le attività centrali del Ministero degli Affari Esteri.
A partire dai prossimi giorni, e dopo la pausa estiva, intraprenderemo tutte le azioni per avere risposte concrete. Nel frattempo, sia la protesta che le proposte hanno bisogno di  “riorientamento”.

L'Italia, oggi più che mai, ha bisogno di una rete efficiente che garantisca i servizi ai connazionali nel mondo. Una Farnesina che sigla protocolli con il Touring club italiano e il CNR, per la promozione turistica e la rete dei ricercatori, non può poi apparire assente nella sua presenza nelle aree di maggiore interesse. L'Italia della prossima Expo di Milano, tanto per fare un esempio importante, richiede una diffusa presenza nel mondo e una vicinanza alle comunità di italiani. Senza parlare della tutela dei nuovi migranti in partenza dal nostro Paese. Tutte cose che non si risolvono con pezzi di ordinaria burocrazia.

Nessun commento: