mercoledì 25 settembre 2013

Fedi (PD): lavorare per un coordinamento nazionale e internazionale capace di realizzare la promozione del sistema Italia nel mondo e l'integrazione dei servizi.

“Valuto positivamente il percorso intrapreso dal Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese della Camera dei Deputati per approfondire e lavorare anche sulla promozione dell'Italia nel mondo” - ha ricordato l'On. Marco Fedi nel corso dell'audizione del Segretario generale dell'AssoCamereEstero, Gaetano Espositotenutasi oggi.
“In questo senso ritengo indispensabile - ha aggiunto Fedi - ascoltare anche la Direzione generale per la promozione del sistema Paese del MAE, l'ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e, per le competenze incrociate, il Ministero dello Sviluppo Economico e quello dell'Economia e delle Finanze. Abbiamo poi la UnionCamere, che riunisce le Camere di Commercio d'Italia e AssoCamereEstero. Un potenziale enorme, un giacimento di intelligenze e professionalità da non disperdere, da valorizzare e coordinare.
Con tale molteplicità di soggetti l'azione di coordinamento è prioritaria. Azzardo una riflessione strategica sulla necessità che si passi dal coordinamento alle riforme, che si pensi a sviluppare e rafforzare la proiezione internazionale dell’Italia nel mondo, i suoi punti di forza e di eccellenza, e quindi i suoi principali sistemi territoriali e i distretti produttivi locali sui mercati esteri. Se questo è il ragionamento, promuovere la conoscenza delle realt à locali, i territori sul piano della produzione, del turismo e della cultura, allora le Camere di Commercio all'estero sono realtà davvero importanti. Irrinunciabili.
Credo che oggi si possano individuare - ed io lavoro in questo senso - gli strumenti normativi e tecnici e le risorse adeguate per sostenere un insieme di interessi non pi ù contrapposti ma paralleli. Destinazione Italia e, ad esempio, destinazione Australia, non sono programmi contrapposti ma, nella realtà globalizzata, possono concorrere a definire un vero piano di investimenti sia in Italia che in Australia.
Credo, insomma, si debbano sostenere i processi di internazionalizzazione a livello regionale garantendo la necessaria azione di coordinamento. Occorre garantire adeguate politiche di sviluppo a favore della competitività, della semplificazione e dell’apertura internazionale dell’economia nazionale, evitando demagogie ed errori. Credo sia indispensabile assicurare adeguate politiche di promozione economica a livello nazionale e rinnovare gli accordi istituzionali con le amministrazioni centrali.
I dati dell'export ci dicono che siamo ancora in grado di attrarre interesse per i nostri prodotti. Oggi possiamo disporre di questa rete anche per promuovere Destinazione Italia e avviare una fase di incremento degli investimenti nel nostro Paese. Questa è la sfida dei prossimi mesi”.

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