venerdì 13 luglio 2012

Camera: via libera riordino contributi imprese editrici. Il governo accoglie odg Fedi sottoscritto deputati Pd eletti all’estero



La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto legge che riordina il sistema di finanziamento pubblico alle imprese editoriali. I voti favorevoli sono stati 454, i contrari 22 (Idv e minoranze linguistiche) e 15 gli astenuti. Le linee su cui si sviluppa il provvedimento messo a punto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, sono relative ai nuovi requisiti di accesso ai contributi pubblici per la stampa di partito, le società cooperative e le nuove norme sulla rete di distribuzione della stampa quotidiana e periodica. Nel provvedimento è confermato anche il contributo di 2 milioni di euro annui per i periodici italiani pubblicati all'estero.

“Ci fa piacere che il sottosegretario Peluffo abbia accolto il nostro ordine del giorno – ha dichiarato l’On. Fedi – e ci auguriamo che l’impegno preso dal sottosegretario di seguire con attenzione anche la fase successiva all’approvazione del decreto, che dovrà fissare anche per i periodici italiani pubblicati all’estero i criteri per l’erogazione dei contributi e l’applicazione delle nuove norme, sia effettivo e concreto”.

Testo dell’ordine del giorno:

La Camera, premesso che:

            il settore dell’editoria ha una funzione strategica per la presenza italiana nel mondo e, per questo, meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e delle forze politiche, soprattutto in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando;

            il contributo storico che la stampa italiana all’estero e per l’estero ha assicurato nel lungo processo di inserimento delle comunità italiane nei diversi paesi di emigrazione, il ruolo che tutt’ora svolge nel promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo e nel sostenere il sistema Italia, nonché l’azione tesa a produrre specifica ed originale informazione, giustificano ampiamente l’inserimento paritario delle testate per l’estero nel quadro nazionale ed internazionale dell’editoria italiana;

            per gli oltre quattro milioni di cittadini italiani residenti all’estero, elettori nell’ambito della Circoscrizione Estero, per altro in costante incremento anche per il rafforzarsi delle cosiddette « nuove mobilità» in uscita dal paese, si pongono inderogabili esigenze di informazione dovute al dovere di assicurare le condizioni per una consapevole partecipazione alla nostra vita democratica;

            il Senato della Repubblica, in occasione della conversione in legge del in esame, recante « Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale», ha correttamente sanato una lacuna del decreto inserendo a pieno titolo nel provvedimento sia i periodici che le pubblicazioni per l’estero;

            l’articolo 1-bis ha reintegrato i pur inadeguati 2 milioni di euro a favore dell’editoria per le comunità italiane nel mondo e ha cambiato, a decorrere dai contributi relativi al 2012, la disciplina per la concessione dei contributi ai periodici italiani pubblicati all’estero, e alle pubblicazioni con periodicità almeno trimestrale edite in Italia e diffuse prevalentemente all’estero, introducendo un requisito temporale minimo di anzianità di pubblicazione o di diffusione;

            le Commissioni competenti dei due rami del Parlamento saranno sentite con riferimento alla emanazione del decreto del Presidente della Repubblica che fisserà i criteri per l’erogazione dei contributi e l’applicazione pratica dell’articolo 1-bis,

 impegna il Governo:

 -  a valutare l’opportunità di incrementare, con apposita norma, i contributi fissati e bloccati in 2 milioni di euro dal lontano 2002;

-   a garantire in ogni caso che l’entità del contributo non sia inferiore ai 2 milioni di euro;

-  a considerare la possibilità di consentire l’accesso ai contributi per l’editoria di lingua italiana nel mondo anche ai mezzi di comunicazione elettronica, che sono in forte espansione e garantiscono una notevole capillarità di contatti;

-  a verificare l’opportunità di favorire l’accesso paritario dell’editoria di lingua italiana nel    mondo alla pubblicità istituzionale e ai canali pubblicitari nazionali.

 Fedi, Bucchino, Farina, Garavini, Narducci, Porta

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